Su ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del tribunale di Foggia, gli agenti del commissariato di Cerignola hanno arrestato e posto ai domiciliari Gerardo Biancofiore, di 51 anni, imprenditore e presidente di Ance Puglia, con l’accusa di istigazione alla corruzione.
L’arresto scaturisce dalle indagini svolte in seguito alla denuncia che il sindaco di Cerignola, Franco Metta, sporse il 7 dicembre dello scorso anno dopo aver ricevuto in ufficio una scatola di biscotti, confezionata in una busta natalizia, contenente la somma di 20 mila euro in contanti suddivisa in due mazzette da 10 mila euro. Il tentativo di corruzione sarebbe stato compiuto per far approvare il finanziamento del progetto di realizzazione del sesto lotto della discarica di rifiuti solidi urbani nell’impianto Sia di Cerignola.
Dalle indagini, coordinate dal sostituto procuratore di Foggia Andrea Di Giovanni, sarebbero emerse responsabilità di Biancofiore in prevalenza da dichiarazioni discordanti rese dallo stesso presidente di Ance Puglia e dall’imprenditore Rocco Bonassisa, anche lui indagato, in sede di interrogatorio dinanzi al pm, nonché da sms che gli stessi si sarebbero scambiati prima e dopo l’episodio denunciato dal sindaco di Cerignola. Il primo cittadino, che è anche avvocato, quando scoprì il contenuto del ‘pacco natalizio’ avvisò la dirigente del commissariato locale di polizia e informò i carabinieri.
La denuncia venne presentata nei confronti della persona che aveva consegnato la scatola, un imprenditore foggiano che, secondo il racconto del sindaco, insieme ad un socio svolge attività nel settore dei rifiuti. Metta fece anche estrapolare i filmati delle telecamere di sorveglianza del Comune che avevano immortalato la scena della consegna del pacco e li consegnò alla polizia, raccontando poi tutto quanto era accaduto sul suo profilo Facebook.