“Stiamo assistendo ad una corsa spasmodica al comunicato stampada parte di personaggi politici e rappresentanti di enti pubblici; tutti si attribuiscono il merito di aver fatto l’impossibile per far riaprire l’aeroporto di Crotone. – È quanto fa notare il Comitato Cittadino Aeroporto Crotone – Stanno già preparando il vestito della festa per le foto di rito al primo volo dall’aeroporto aspettando l’invito ufficiale alla “festa” di un territorio che ha vissuto il peggior anno della sua storia!
Eppure la realtà – si legge nella nota – ci sembra diversa; a tutti ricordiamo che nessun ente pubblico ha sottoscritto l’aumento di capitale della Sacal; strano, ma è proprio così! Nessuno quindi crede nel gestore unico così tanto da investire denaro; ma tutti sono pronti a “incassare” qualcosa dallo scalo pitagorico! Per ora sembra che tutti si candidino all’incasso elettorale. Strano, perché sono i soci che decidono le politiche gestionali e finanziarie di una società, sono i soci che ne determinano le scelte; e in un mondo normale essere spettatori e non soci non dà alcun potere decisionale!
Ed è così che la Calabria, col suo gestore unico, vuole decollare seguendo il modello della Puglia e del suo sistema aeroportuale, ma non adottandone una condizione importante: un socio unico pubblico che tuteli l’intero sistema aeroportuale, le varie realtà ed i piccoli scali! Infatti, si è parlato di gestore unico assegnando il compito ad una società pubblico-privata, al cui interno i soci non rappresentano di certo l’intera regione e nella quale gli interessi pubblici difficilmente concordano con quelli privati. I soci privati hanno sempre dichiarato di trovare inutili gli scali di Crotone e Reggio Calabria e vogliono tutelare i loro investimenti affinché gli stessi producano utili e non diventino perdite!
Allora, secondo noi, – scrive ancora il Comitato -l’unico futuro possibile da attuare è l’evoluzione stessa della Sacal; ossia, la sua trasformazione in società totalmente pubblica con la maggioranza del capitale sottoscritto dall’unico ente che può davvero avere a cuore l’intero territorio: la Regione Calabria.
I segnali che arrivano dall’ente regionale, invece, sono molto contrastanti poiché, mentre da un lato il presidente Oliverio promuove il gestore unico, dall’altro non ha partecipato alla sottoscrizione dei 2 milioni di euro di capitale sociale che avrebbero dato una “boccata di ossigeno” alla Sacal e fatto diventare la regione il principale socio della Sacal Spa.
In questo clima la Sacal si appresta a rivedere il piano industriale presentato solo pochi mesi per vincere il bando Enac per la gestione dei tre aeroporti calabresi. Il futuro dello scalo crotonese? A questo punto non sarà di certo deciso a Crotone! E speriamo di cuore che non abbia lo stesso rilancio avuto da altri settori un tempo strategici per la nostra città! Il territorio ha bisogno, in assenza di altre infrastrutture, di un aeroporto capace di collegare i cittadini al resto del mondo.
I cittadini hanno bisogno di certezze che ad oggi nessuno fornisce. Crotone, la sua provincia e il territorio del medio Ionio reclamano ciò che la Costituzione riconosce loro: il diritto alla mobilità!”