Russia 2018 addio: Italia-Svezia finisce 0-0 e sfuma così il sogno Mondiale. Allo stadio San Siro lo spareggio è una disfatta per gli Azzurri che escono fuori dalla competizione del prossimo anno. E’ la prima volta da 60 anni che l’Italia non si qualifica per la fase finale della Coppa del Mondo.
Il ct della Nazionale Gian Piero Ventura è rientrato a Bari da Milano dopo il flop nella gara di ritorno degli azzurri con la Svezia. Giunto con il volo da Milano Linate alle 13,40 nell’aeroporto Karol Wojtyła, ha evitato ogni contatto con i media presenti nello scalo, scegliendo, accompagnato dalle forze dell’ordine, una uscita secondaria: è uscito dal varco doganale, vicino al vecchio aeroporto, per tornare in famiglia. A intercettarlo l’inviato de ‘Le Iene’. “Un po’ di educazione”, gli chiede Ventura nel frame diffuso da Mediaset, mentrecol microfono l’inviato tenta la domanda. “Con educazione, si dimette o no? Ce lo promette?”, e il tecnico risponde “Sì”.Ventura trascorrerà le prossime ore cercando di assimilare l’amarezza per lo storico flop tra la propria abitazione e quella dei suoceri.
“Si dimette o no? Ce lo promette?” “Sì”.
Questa sera a Le Iene Gian Piero Ventura promette di dimettersi da allenatore della Nazionale Italiana.
Non perdetevi il servizio di Nicolò De Devitiis
Piccolo giallo su un botta e risposta tra le Iene e Gian Piero Ventura all’ arrivo del ct azzurro a Bari: la trasmissione ha diffuso una clip in cui si vede un inviato che chiede al tecnico, in un atmosfera concitata (Ventura, attorniato, invoca più volte “educazione”), “Si dimette o no? Ce lo promette?”. “Sì”, risponde l’allenatore, senza guardare l’interlocutore. Per poi però negare con un sms all’Ansa di avere annunciato dimissioni all’inviato delle Iene: “Non ho mai detto questo”.
”Siamo profondamente amareggiati e delusi per la mancata qualificazione al Mondiale, è un insuccesso sportivo che necessita di una soluzione condivisa e per questo ho convocato domani una riunione con le componenti federali per fare un’analisi approfondita e decidere le scelte future”. Carlo Tavecchio, n.1 della Federcalcio, alle prese con l’uragano della mancata qualificazione al Mondiale, confida all’Ansa, mentre è in partenza per Roma, la tristezza per la situazione, interrompendo la pausa di riflessione dopo il ko con la Svezia.
“Non me lo aspettavo, è stata una giornata molto triste dal punto di vista sportivo – ha detto il ministro dello sport, Luca Lotti, all’indomani dell’eliminazione choc dell’Italia dai Mondiali -. Il calcio va rifondato del tutto. È il momento di prendere delle scelte che forse negli anni passati non si è avuto il coraggio di prendere. Questo mondo va fatto ripartire dai settori giovanili fino alla Serie A“.
“Ho sentito Tavecchio, gli ho chiesto che intenzioni avesse – ha detto il presidente del Coni -, e mi ha detto che domani ci sarà questa riunione in Figc. Come sapete è padrone di assumersi le responsabilità, ma se fossi in lui mi dimetterei“. “Il problema non è solo Ventura e le sue dimissioni. Come sanno bene in Figc, mi sento di dire che l’inizio del suo progetto era legato a un’altra filiera di carattere tecnico che prevedeva un ruolo significativo di Lippi che poi non è più andato a buon fine. Probabilmente nell’impostazione del ruolo di Ventura, che poi è diventato responsabile di tutte le squadre nazionali, c’è stata una valutazione sbagliata. Purtroppo è stata una scommessa persa”. Così il presidente del Coni, Giovanni Malagò che ha ringraziato Buffon per averci messo la faccia: “Il suo grido di dolore non era solo per il fatto di non essere il primo giocatore della storia a disputare sei mondiali, ma sentiva il peso della sconfitta per i giovani e per tutto il Paese. Con lui ringrazio tutta quella generazione di calciatori che ci hanno dato grandi soddisfazioni”.
Malagò, “non posso commissariare Figc” – “Oggettivamente in Figc non ci sono gli strumenti procedurali per procedere a un commissariamento”. Lo dice il presidente del Coni, Giovanni Malagò, all’indomani della debacle degli Azzurri. “Un uomo di istituzioni – ha aggiunto – deve ascoltare tutti ma anche ragionare con buonsenso con quelle che sono le norme. Il presidente del Coni può commissariare una federazione solo se non funziona la giustizia sportiva, i campionati o per gravi irregolarità amministrative. Ad oggi questi tre fatti non ci sono” Malagò ha sottolineato che “c’è un altro discorso non scritto che riguarda invece la sfera delle competenze e responsabilità oggettive, che sono sotto gli occhi di tutti. Non succedeva dal 1958 che l’Italia non si qualificava a un Mondiale e va detto pure che allora ci andavano 16 squadre e invece oggi c’erano più possibilità. Ma soprattutto veniamo da tutto un periodo senza grandi risultati”. Il presidente del Coni ha aggiunto che “dall’Under 21 sono arrivati segnali importanti negli ultimi mesi, ma anche lì c’è stata la delusione della mancata qualificazione alle ultime due Olimpiadi. Ci sono stati investimenti, attenzione e interesse al mondo del calcio femminile, ma anche lì l’Italia manca da sempre a una grande manifestazione”.
“La serata di ieri per alcuni aspetti purtroppo “storica” impone a tutto il movimento calcistico una riflessione – ha scritto ilsegretario Pd Matteo Renzi nella Enews –, in primis al Presidente Tavecchio e al CT Ventura. Il calcio in Italia mai come in questo momento ha la necessità di essere totalmente rifondato, a cominciare da come stiamo in tribuna nelle partite giovanili noi genitori fino ai diritti televisivi e alla promozione del calcio italiano all’estero. Non partecipare al Mondiale di Russia è una sberla enorme. Facciamo sì che aiuti tutti a cambiare radicalmente, da subito”.