Un 26enne sta passeggiando lungo una via insieme ad altre persone; è sul ciglio della strada quando avviene l’inaspettato. Un’auto lo investe e poi fugge via ad alta velocità,senza fermarsi a prestare aiuto alla vittima.
È accaduto nella cittadina silana di Camigliatello, nel cosentino, in via Forgitelle. Gli amici della vittima chiamano subito i soccorsi e icarabinieri che, arrivati sul posto, trovano il 26enne – un nigeriano ospite di un Centro di Accoglienza Straordinario della zona – riverso a terra ed immobilizzato da un forte dolore alla gamba sinistra.
I paramedici del 118 lo portano subito nel Pronto Soccorso dell’Ospedale Civile dell’Annunziata di Cosenzadove è rimasto ricoverato, avendo riportato una frattura scomposta della tibia e perone della gamba sinistra e quindi avrà bisogno di un intervento chirurgico.
Intanto i carabinieri si mettono subito alla ricerca del pirata della strada: rapidamente ricostruiscono la dinamica dell’incidente trovando a terra, sul luogo dell’impatto, uno specchietto retrovisore del lato conducente di un’autovettura.
Dalla visione di telecamere installate nelle vicinanze e raccolte le informazioni di alcuni testimoni, tra cui gli amici connazionali del giovane ferito, in poche ore gli investigatori risalgono ad un conducenterintracciandone la sua autovettura e, controllandola, si rendono conto che riporta dei segni di un incidente,dovuto ad un impatto, e che manca proprio lo specchietto retrovisore.
Elementi che fugano ogni dubbio: il “pirata della strada” che ha investito il giovane nigeriano sarebbe dunque un 21enne di Camigliatello Silano, fresco di patente, che alla fine confesserà di essere il responsabile dell’incidente. Sottoposto ad accertamenti alcolemici e tossicologici è risultato anche positivo sia all’alcol che ai cannabinoidi.
Il ragazzo è stato così arrestato per lesioni personali stradali, fuga a seguito di sinistro stradale,omissione di soccorso e per aver causato l’incidente sotto l’influenza di alcol e stupefacenti. Ora si trovaai domiciliari dove resterà a disposizione della Procura della Repubblica di Cosenza.