Un momento di ricordo e riflessione che viene dedicato ogni anno, la terza domenica di novembre, alle vittime di incidenti stradali ed ai loro familiari, proclamato per la prima volta dall’Onu nel 2005, per contribuire al cambiamento delle abitudini negative degli automobilisti. La sicurezza stradale è infatti uno dei maggiori problemi che i Paesi europei devono affrontare.
Il quarto Programma di azione europea sulla sicurezza stradale 2010-2020 quantifica un nuovo obiettivo indicando una riduzione ulteriore del 50% in 10 anni delle vittime di incidenti stradali.
Già da anni in Italia è stato intrapreso un complesso percorso per fronteggiare il fenomeno dell’incidentalità.Nel 2016 si sono verificati nel territorio nazionale 175.791 incidenti stradali con lesioni, che hanno provocato 3.283 vittime e 249.175 feriti, oltre la meta rispetto ai 7.096 decessi registrali nel 2001.
Nel 2010 il numero delle vittime era di 4.114 ed è stato in costante diminuzione fino al 2014, nel corso del quale si era ridotto a 3.381. Unico anno in controtendenza è stato il 2015 con 3.428 decessi (+1,4% rispetto al 2014).
Nel 2016 il numero dei deceduti è tornato a ridursi rispetto al 2015 (-145 unita, pari a – 4,2%), ma per la prima volta dal 2001 gli incidenti ed i feriti (soprattutto i feriti gravi) hanno registrato un incremento, rispettivamente +0,7% e +0,9%.
Nella Ue28, nel 2016 il dato del numero delle vittime a seguito di incidenti stradali è diminuito (-1,8% rispetto al 2015): complessivamente il totale degli incidenti è passato dai 26.190 del 2015 a 25.720.
I comportamenti più frequenti che causano incidenti stradali sono la guida distratta, il mancato rispetto della precedenza e la velocità troppo elevata (nel complesso il 41,5% dei casi).
Le violazioni alle norme di comportamento del Codice della Strada più sanzionate risultano, infatti, l’eccesso di velocità, il mancato utilizzo dei dispositivi di sicurezza e l’uso del telefono cellulare durante la guida. In questa occasione la memoria va a tutte le vittime di incidenti, compresi gli appartenenti alla Polizia di Stato ed alle Forze di Polizia, i quali tutti i giorni sono sulla strada per compiere il proprio dovere.
Da sempre gli operatori della Polizia di Stato, in particolare quelli della specialità della Polizia Stradale, indossano una divisa, tessuta da impegno, sacrificio, abnegazione: valori fondanti del loro operato, che consentono loro di vivere con prossimità e grande sensibilità la missione, spesso eroica e dolorosa, che sono chiamati a svolgere. Per assicurare tutto questo, pagano da sempre un prezzo altissimo. Ad oggi sono 373 i colleghi della Polizia Stradale che hanno sacrificato la loro vita sulla strada.
La Polizia di Stato, con il personale del comando provinciale della Sezione Polizia Stradale di Cosenza ha raddoppiato i propri sforzi volti a prevenire il verificarsi di incidenti stradali, incrementando le attività di controllo e di pattugliamento sulle strade ed intervenendo, in occasione della “Giornata mondiale in onore delle vittime della strada”, con propri rappresentanti, portatori di testimonianze acquisite negli anni, nelle diverse località dove Enti Pubblici ed Associazioni private hanno organizzato incontri sull’argomento.