Il 21 novembre è la Giornata nazionale degli alberi, istituita per legge nel 2013. Numerose sono le iniziative che la celebrano in Italia, organizzate da enti locali, associazioni ambientaliste e forze politiche.
Quest’anno la festa ha un sapore amaro, dopo gli incendi di questa estate. Da gennaio in Italia sono andati distrutti 141.000 ettari di bosco, contro una media annua negli ultimi dieci anni di 34.000. I grandi incendi sono stati 743, cinque volte la media annuale.
Legambiente invita tutte le scuole a piantare nuovi alberi il 21 novembre. Lo slogan quest’anno è “il futuro non si brucia!”.
La ong lancia anche, insieme al Consorzio servizi legno e sughero (Conlegno) la campagna “Per fare un albero ci vuole un hashtag”: ogni 50 post pubblicati il 21 novembre sui principali social utilizzando l’hashtag #unalberoè, Conlegno donerà un albero da piantare in zone particolarmente bisognose.
Lipu (Lega italiana protezione uccelli) ha organizzato giornate di “Forestazione urbana” a Roma (alla Garbatella), in Sicilia, a Cuneo, Lecce, Rovigo e altre città. Il Movimento 5 Stelle ha avviato un’iniziativa per piantare 23.661 alberi in 67 città italiane: “Una volta cresciuti questi alberi permetteranno di creare ossigeno per 69.152 esseri umani e assorbire 414 tonnellate di CO2”, si legge sul blog di Beppe Grillo.
Al Ministero dell’Ambiente domani si terrà la terza edizione degli Stati Generali del Verde Pubblico. Ci saranno il Presidente della Commissione Ambiente della Camera, Ermete Realacci, il Comandante dei Carabinieri forestali, generale Antonio Ricciardi, il Presidente dell’Ispra, Stefano Laporta, e il Presidente del Comitato verde pubblico, Massimiliano Atelli.
Coldiretti in occasione della Giornata ricorda che “è raddoppiata rispetto all’Unità d’Italia la superficie coperta da boschi, che oggi interessa 10,9 milioni di ettari”, ma le foreste “sono alla mercé dei piromani”. Secondo il presidente di Coldiretti, Roberto Moncalvo, “per difendere il bosco italiano occorre creare le condizioni affinché si contrasti l’allontanamento dalle campagne e si valorizzino quelle funzioni di sorveglianza, manutenzione e gestione del territorio svolte dagli imprenditori agricoli”.