Nuovi Centri di permanenza per il rimpatrio, taglio dei tempi di esame per le domande di asilo, eliminazione di un grado di giudizio per i ricorsi, possibilità per i richiedenti di svolgere lavori di pubblica utilità gratuiti e volontari, 19 milioni di euro per garantire l’esecuzione delle espulsioni. Sono i principali punti del decreto migranti (23 articoli), firmato dai ministri Marco Minniti ed Andrea Orlando, che ha avuto il sì definitivo dell’Aula della Camera con 240 voti favorevoli, 176 i contrari, 12 astenuti. Sul testo ieri il governo aveva incassato la fiducia a Montecitorio.
“Parlamento approva le nuove norme su #immigrazione. Tempi più rapidi per diritto asilo. Strumenti più efficaci per accoglienza e integrazione”. Così il premier Paolo Gentiloni dopo l’approvazione del decreto Minniti alla Camera.
ECCO LE NORME:
CPR AL POSTO DEI CIE – Al posto dei vecchi Cie saranno creati in ogni regione i Centri di permanenza per il rimpatrio (Cpr), 1.600 posti in tutto, preferibilmente fuori dai centri urbani e vicino ad infrastrutture di trasporto. Queste strutture ospiteranno i migranti da rimandare in patria. Per garantire l’esecuzione delle procedure di espulsione vengono stanziati 19 milioni di euro. Le disposizioni escludono il trattenimento nei Centri di persone “in condizioni di vulnerabilità”. Previsto l’accesso ai Centri, senza previa autorizzazione, per i parlamentari e gli altri soggetti ammessi a visitare le carceri.
TAGLIO TEMPI RICORSI SU ASILO – Altro punto fondamentale è il taglio dei tempi di trattazione delle domande di asilo, aumentate nel 2016 del 47% rispetto all’anno precedente (in tutto sono state 123mila). Ci sarà l’assunzione straordinaria di 250 specialisti per rafforzare le commissioni di esame delle richieste. Vengono poi istituite 26 sezioni specializzate in materia di immigrazione ed asilo presso ciascun tribunale ordinario del luogo in cui hanno sede le Corti d’appello. Deciso inoltre il taglio dell’appello per i ricorsi contro il diniego dello status di rifugiato, che diventa ricorribile solo in Cassazione.
LAVORI PUBBLICA UTILITA’ PER RICHIEDENTI ASILO – Il decreto prevede la promozione dell’impiego di richiedenti asilo in lavori di pubblica utilità gratuiti e volontari, ad opera dei prefetti, d’intesa con Comuni e Regioni.
PROROGA SOSPENSIONE TRIBUTI PER LAMPEDUSA – Nell’articolato è stata infine inserita la proroga fino al 15 dicembre 2017 della sospensione dei versamenti tributari a favore dei contribuenti di Lampedusa.