La Commissione europea propone di aggiornare e rafforzare il meccanismo di protezione civile, aumentando la capacità di risposta a sostegno degli Stati membri, attraverso RescUe, una riserva di capacità di cui faranno parte aerei antincendio, sistemi speciali di pompaggio e ospedali da campo. I mezzi, che saranno affittati o presi in leasing dall’Ue, saranno dislocati in aree in cui si ritiene siano più necessari, sulla base di studi di fattibilità, e saranno parte di un ‘pool europeo’, da mobilitare in caso di catastrofi naturali.
I costi di RescUe, che dovrebbe avere un proprio centro di comando e di controllo, saranno interamente coperti dal budget europeo, per un costo calcolato in 280milioni di euro fino al 2020. Ma RescUe riguarda anche l’attività di prevenzione e preparazione: gli Stati saranno tra l’altro invitati a condividere le proprie strategie nazionali, in modo da poter individuare in modo collettivo eventuali lacune e porvi rimedio.
La proposta dovrà ora passare al vaglio di Consiglio e Parlamento europeo. “Nessun Paese è immune alle catastrofi naturali. Con l’attuale meccanismo europeo di Protezione civile abbiamo conseguito molto, ma i cambiamenti climatici hanno cambiato le carte in tavola ed il sistema ha raggiunto i suoi limiti”, spiega il commissario per gli Aiuti umanitari e la gestione della crisi Christos Stylianides nell’illustrare la proposta.
“Con RescUe andremo a creare la nostra protezione civile europea, una sorta di rete di sicurezza quando le risorse nazionali non sono sufficienti a far fronte ai disastri. Tuttavia – chiarisce – non si tratta di una sostituzione, la responsabilità primaria resterà nelle mani degli stati membri”. “Ma ci occuperemo anche di preparazione e prevenzione” evidenzia il commissario, ricordando che “solidarietà e responsabilità” devono muoversi di pari passo.
“L’Europa non può restare in disparte quando i nostri Stati membri sono colpiti da calamità naturali e hanno bisogno di aiuto. Quando si verifica una catastrofe, voglio che l’Ue sia in grado di offrire di più delle sue sentite condoglianze”, scrive in una nota il presidente della Commissione europea Jean Claude Juncker, che aggiunge: “L’Europa è il continente della solidarietà e noi dobbiamo essere meglio preparati di prima e più rapidi nel portare aiuto agli Stati membri in prima linea”.