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Una sfida per formare i giovani talenti: l’innovatore Peter Stein offre la sua collaborazione per una produzione lirica del Rendano

Redazione

Un progetto con e per il teatro Rendano che preveda il coinvolgimento delle istituzioni culturali del territorio in un percorso formativo da cui nascerà una produzione lirica.
Dopo aver raccolto l’invito dell’Amministrazione comunale a conoscere la città, il grande regista tedesco Peter Stein, si congeda da questi proficui due giorni trascorsi a Cosenza con un carico di idee ispirate dal suo sguardo arguto sui luoghi visitati. Lo stabile di tradizione in piazza XV Marzo, i BoCs Art, il Museo all’aperto Bilotti e le opere di Beppe Gallo in piazza Bilotti: un mini tour urbano in cui Stein ha osservato, registrato, tracciato nella mente le basi per una futura collaborazione.
Annoverato tra i più importanti artefici del teatro tedesco ed europeo nella seconda metà del Novecento, in particolare nell’ambito della rivoluzione creativa degli anni Settanta, quando realizzò imponenti rappresentazioni spesso in spazi inconsueti, Peter Stein nel capoluogo bruzio è stato accolto dal vicesindaco con delega alla Cultura Jole Santelli e dal suo staff.
“Siamo onorati e contenti di un ospite tanto prestigioso nella nostra Cosenza – ha affermato Jole Santelli – Stein è un lucido signore di ottanta primavere, maestro indiscusso della composizione scenica, che ci ha deliziati con racconti estemporanei contenenti tutta la sapienza del suo mestiere, un teatrante verace dal distintivo sense of humor. Molto ben impressionato dalla città e dal fervore culturale che produce – ha aggiunto il Vicesindaco – si è detto felice di realizzare insieme al Comune un progetto sperimentale che ponga al suo centro i giovani e la formazione in ogni settore teatrale, dalle varie maestranze agli scenografi, ai sarti eccetera. Del resto – sottolinea Santelli – l’arte è anche produttività, economia, uno dei motori vitali dello sviluppo del nostro Paese”.
Il regista tedesco, dunque, farà presto ritorno a Cosenza. Intanto va via lasciando nelle stanze di palazzo dei Bruzi una promessa: “Mi metto subito a scrivere per il teatro Rendano – ha dichiarato – La mia forza è il testo. Le esperienze, la politica, i viaggi, mi hanno fatto da università. Sono stupido sì, stupido come tutti i teatranti – ha scherzato strappando sorrisi – Ma sempre meno stupido degli altri”.

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