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Legambiente Reggio Calabria chiude con la piantumazione di 15 alberi nel cimitero di Armo la settimana d’iniziative della Festa dell’Albero.

Redazione

Riqualificare e arredare a verde l’area cimiteriale dedicata ai migranti morti in mare, ubicata nel Cimitero di Armo.
E’ questo il significativo progetto all’insegna della solidarietà, dell’ambiente e dell’umanità, che ha preso avvio
stamani con la messa a dimora dei primi quindici alberi e che vedrà impegnati nelle fasi successive, in stretta sinergia, i partners promotori: Legambiente Reggio Calabria, l’Amministrazione Comunale, l’Università Mediterranea e Calabria Verde. Insieme a loro ci saranno, in piena condivisione, l’Agesci, con in prima fila quelli
delle zone “Terre del Bergamotto” e “Fata Morgana”, la Parrocchia di Armo, varie realtà associative, a partire da quelle che si occupano fattivamente di assistenza ai migranti.
Al termine della piantumazione, ciascuno dei presenti ha significativamente raccolto e fatto scivolare un piccolo
pugno di terra presso l’ultimo albero collocato accanto al luogo dove poco prima era stata sepolta la salma di un migrante, morto di recente in mare, che era stato salutato con un breve rito induista dai rappresentanti del NRNA, Associazione di non residenti del Nepal, paese d’origine dello sfortunato deceduto.
“Non stiamo facendo nulla di straordinario – ha spiegato Nuccio Barillà, Dirigente Nazionale di Legambiente – più semplicemente obiettivo di tutti noi è poter dare ancora più dignità e decoro a un luogo disadorno, che ha accolto e, purtroppo, ancora accoglierà persone dal tragico destino- di cui spesso non si conosce il nome e il luogo preciso d’origine – morte durante il loro “viaggio della fuga e della speranza. Per questo sentiamo di ringraziare chi ha scelto di sostenere sul piano progettuale e lo farà poi nelle fasi di realizzazione e gestione, il progetto che oggi prende avvio. E anche chi desidererà in futuro unirsi a noi”.
Un particolare riconoscimento Legambiente attesta al Responsabile del settore cimiteri dell’Ufficio Lavori Pubblici; Carmelo Manglaviti, al Prorettore Delegato alla gestione del verde dell’Università Mediterranea, Emilio Attinà e ai funzionari di Calabria Verde, che “hanno dimostrato sensibilità e disponibilità, ben al di là dei compiti
d’ufficio”.

“Per noi- ha rimarcato Nicoletta Palladino, Presidente del circolo reggino di Legambiente – la piantumazione degli alberi nel cimitero dei migranti è il modo migliore e più intenso per chiudere la Settimana della Festa dell’Albero,
storica campagna educativa che ogni anno mobilita a livello nazionale centinaia di scuole, cittadini e istituzioni, sensibilizzando sull’importanza del verde pubblico a livello ecologico e sociale, e che ci ha visto anche quest’anno impegnati come circolo. Dopo la bella giornata di piantumazione degli alberi presso la Scuola Primaria di Gallico Marina, dove abbiamo approfondito con i ragazzi il tema degli incendi boschivi e della salvaguardia delle risorse naturali e la piantumazione degli alberi presso la Piccola Oasi “Padre Magro” con il riconoscimento al lavoro dei volontari che hanno restituito bellezza e cura ad un luogo degradato, da Armo, attraverso il linguaggio degli alberi, lanciamo un messaggio di civiltà, di speranza e di pace”.
Il progetto di massima messo a punto e che sarà ulteriormente definito si ispira al concetto di molteplicità e di diversità – riproducendo in natura la molteplicità dell’umanità che ospita e viene ospitata nel cimitero dei migranti – e riproporre in natura le caratteristiche del Mediterraneo, luogo di vita e di speranza, ma anche di morte.
E’ previsto che oltre un centinaio di piante e specie arbustive vi troveranno dimora, sulla base di una scelta oculata che tiene conto principalmente del fatto che, inserendosi in un’area soleggiata ed esposta ai venti prevalenti, la manutenzione e l’irrigazione devono essere ridotte al minimo indispensabile.
Legambiente sottolinea infine come la scelta delle specie arboree e delle diverse essenze tiene conto del significato simbolico nelle diverse colture.
“Anche per questo – spiegano i rappresentanti di Legambiente- insieme all’Università Mediterranea che ci ha sostenuto anche attraverso la scelta e la fornitura gratuita degli alberi, abbiamo iniziato con cinque piante d’olivo, che è simbolo universale di pace, prosperità e riconciliazione, cinque di mandorlo che già nella radice della parola ebraica (shaked) significa vegliare e che, con i suoi fiori, i quali per primi sbocciano dopo il sonno dell’inverno, è simbolo di rinascita e di speranza. Infine il melograno, simbolo di unione, del rinnovarsi del Cosmo, di energia vitale e che, con i suoi tanti grani racchiusi a sfera nel frutto, indica che siamo tutti idealmente
dentro un unico scrigno che è il Pianeta e siamo chiamati al dialogo, alla solidarietà, alla pacifica convivenza e all’armonia.

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