Due giovani studenti, impossibilitati a frequentare le lezioni perché figli di un testimone di giustizia e a rischio di perdere l’anno scolastico, hanno seguito un programma mirato di formazione che alterna lezioni domiciliari ad attività didattiche a distanza. E’ la soluzione – resa nota dalla Prefettura di Reggio Calabria – trovata grazie alle sinergie istituzionali che si sono attivate dopo la segnalazione di un sacerdote. Le linee guida operative obbligano all’adozione di rigide misure di sicurezza, per cui gli studi dei due ragazzi erano a rischio. Dopo la segnalazione ricevuta l’istituto scolastico reggino e l’Ufficio scolastico provinciale, è stato avviato un dialogo per individuare le più idonee soluzioni per garantire le esigenze di protezione con quelle del diritto allo studio ed alla formazione. “Le buone prassi devono diventare la regola: anche per questo è importante che il Senato approvi definitivamente la riforma sui testimoni di giustizia, commenta il deputato Pd Davide Mattiello.
Programma mirato per studi figlio teste
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