“Al bravo Rino mando i più affettuosi auguri ma vedo ancora il Milan con una punta e con questo modulo non si va da nessuna parte”. Come ai predecessori, anche a Gattuso arrivano i consigli tattici di Silvio Berlusconi, ex presidente “ancora tifosissimo, che – ha detto a PremiumSport – vede il Milan giocare in un certo modo, sente un forte dolore, e non riesce quasi nemmeno a vedersi tutta la partita”. Per l’ex premier servono due punte, “una delle quali Suso, e dietro Bonaventura che gioca alla Kakà, e non è molto inferiore a Kakà”.
Per Berlusconi il Milan ha tre fuoriclasse, Donnarumma, Suso e Bonaventura, e gli ultimi due “sono stati esiliati all’ala dove scartano un uomo, ne scartano un altro, un terzo e poi si trovano lontani dalla porta e dall’area e possono fare solo un cross. Io – ha raccontato l’ex proprietario, che ad aprile ha ceduto il club al cinese Li Yonghong – ho fatto esaminare da un amico tutte le partite della scorsa stagione: non c’è un solo cross utilizzato positivamente dall’unica punta, dominata dai due difensori di statura sempre più alta di Bacca o Lapadula. E’ un gioco che certe volte ha portato addirittura a vedere un tempo senza neppure un tiro in porta”. Secondo Berlusconi, “si deve giocare con due punte e dietro Bonaventura. Le ali sono i nostri terzini, da quando Sacchi portò i terzini del Parma: quando arrivano in fondo, o superano il difensore e alla Garrincha proseguono lungo la linea, passano rasoterra a un attaccante che sopravviene con la faccia voltata verso la porta e può tirare, o passano diagonalmente indietro al mediano, oppure fanno un cross. Ma in area ci sono almeno tre uomini per prenderlo. Al bravo Rino (Gattuso, ndr) mando i miei più affettuosi auguri, ma vedo ancora il Milan con una punta e con questo modulo non si va da nessuna parte”.