La star della scienza 2017 è la nuova astronomia, nata con la prima osservazione delle onde gravitazionali generate dalla collisione di due stelle di neutroni. La incorona ‘regina’ della sua classifica anche Science, dopo l’annuncio di Nature che l’aveva citata sia nella Top ten degli eventi sia in quella dei personaggi, con l’astronoma italiana Marica Branchesi che ha contribuito alla scoperta del segnale. Science ha pubblicato anche la classifica dei lettori, compilata con il voto online, che invece vede al primo posto la terapia genica per curare l’atrofia muscolare spinale che paralizza gradualmente i bambini.
La terapia genica è nella classifica anche della rivista, ma all’ottavo posto, preceduta, per esempio, dai progressi della tecnica che taglia-incolla il Dna, la Crispr, che è diventata così precisa da poter sostituire le singole lettere che compongono i geni; dalla nuova specie di orango individuata nell’isola di Sumatra; dalla scoperta dei fossili più antichi dell’Homo sapiens che risalgono a 300.000 anni fa e dalla carota di ghiaccio più antica prelevata in Antartide. All’ultimo posto invece c’è una cattiva notizia: la scelta del nuovo governo americano, in tema di ricerca e clima, con i tagli ai finanziamenti e l’uscita dall’accordo sul clima di Parigi, citati qualche giorno fa anche dalla classifica di Nature che, come quella di Science, aveva messo in evidenza anche le ombre della scienza del 2017.
Science ha selezionato i 10 avvenimenti scientifici che hanno avuto il maggiore impatto nel 2017, ma fra questi il più importante è senza ombra di dubbio la scoperta delle onde gravitazionali generate dalla collisione delle due stelle di neutroni perché ”ha segnato una svolta, offrendo un nuovo modo per osservare l’universo”. Inoltre, è stato l’evento più studiato nella storia dell’astronomia: il segnale, ascoltato il 17 agosto dal rivelatore americano Ligo e da Virgo, che fa capo all’Osservatorio Gravitazionale Europeo (Ego) e al quale l’Italia partecipa con l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn), è stato rivelato anche da 70 telescopi, tra spaziali e di Terra, coinvolgendo 3.674 ricercatori. In questo modo l’evento è stato visto in tutte le lunghezze d’onda, dai raggi gamma fino alle onde radio ed ”essere in grado di ottenere il quadro completo di eventi violenti come questo – ha scritto Science – segna la nuova epoca dell’astronomia”.
Questa nuova era è chiamata l’astronomia dei ‘molti-messaggeri’, ha osservato Fernando Ferroni, presidente dell’Infn. ”Fotoni, protoni, neutrini e oggi anche le onde gravitazionali – ha aggiunto – ci raccontano frammenti di storia di un Universo lontano nello spazio e nel tempo. L’osservazione contemporanea di alcuni di questi messaggi ci permette di costruire i capitoli di questa affascinante storia”. Considerando la grande visibilità, la curiosità che hanno suscitato nel pubblico e l’importanza scientifica, le onde gravitazionali vengono celebrate dall’Infn anche con un concorso dedicato alle scuole dal titolo “Le onde”.