Emanare un provvedimento che vieti l’utilizzo di petardi, botti e artifici pirotecnici di ogni genere su tutto il territorio comunale: è la richiesta della Lega Antivivisezione (Lav) ai Comuni che non lo avessero fatto affinché “i festeggiamenti di Capodanno non si traducano in una tragedia per gli animali, oltre che per salvaguardare l’incolumità delle persone”.
Negli ultimi quattro anni grazie all’aumento dei provvedimenti comunali che hanno vietato botti e spettacoli pirotecnici, vi è stata una drastica diminuzione degli incidenti, osserva la Lav in una nota ricordando che i dati ufficiali riportano che dal 2013 al 2017 il numero di persone ferite è diminuito da 361 a 184.
Il fragore dei botti, spiega la Lav, scatena negli animali una naturale reazione di spavento e li porta frequentemente a perdere l’orientamento, esponendoli così al rischio di smarrimento e/o investimento. In caso poi di esplosioni a ridosso dell’animale, sia d’affezione che selvatico, vagante o di proprietà, le conseguenze possono essere molto più drammatiche, causandone spesso il ferimento o la morte per ustioni e bruciature.
“Gli animali hanno l’udito molto più sviluppato di quello umano e i forti rumori li gettano nel panico, inducendoli a reazioni istintive e incontrollate, come gettarsi nel vuoto, divincolarsi spaventati, scavalcare recinzioni e fuggire in strada mettendo seriamente a repentaglio la loro incolumità e quella degli altri” dichiara Ilaria Innocenti, responsabile Lav Area Animali Familiari.
Secondo Massimo Vitturi, responsabile Lav Animali selvatici, “il rischio maggiore riguarda gli uccelli che vivono nei pressi delle aree urbanizzate. Le improvvise detonazioni, infatti, determinano istintive reazioni di fuga che, unite alla mancanza di visibilità, causano la morte di molti di essi, soprattutto per eventi traumatici, derivanti dallo scontro in volo con case, lampioni, automobili”.
Un appello rivolto soprattutto alle forze dell’ordine affinché considerino “una priorità” i controlli per far rispettare le ordinanze comunali di divieto dei botti di Capodanno, “non minimizzando le conseguenze, dirette e indirette, di una condotta irresponsabile da parte di chi maneggia i petardi”. A lanciarlo è l’Organizzazione Internazionale Protezione Animali (Oipa) – ong affiliata al Dipartimento della Pubblica Informazione dell’Onu e riconosciuta dal ministero dell’Ambiente – spiegando che i divieti “restano però solo un buon proposito se non vengono accompagnati da controlli reali, sia tramite monitoraggio delle strade sia rispondendo alle segnalazioni dei cittadini in difficoltà”. Poichè sia gli animali selvatici che quelli domestici corrono il forte rischio di morire letteralmente di paura, l’associazione invita a diffondere le buone prassi per proteggerli dai botti, “perché solo con una corretta informazione e con la sensibilizzazione si possono salvare le vite delle centinaia di animali, domestici e selvatici, che ogni anno muoiono in concomitanza dei festeggiamenti di Capodanno”.
L’ong indica un decalogo per proteggere gli animali suggerendo di tenerli lontano dai festeggiamenti e dai luoghi in cui vengono esplosi i petardi, non tenerli soli, nè in giardino e farli rifugiare dove vogliono; non tenere alto il volume di radio e tv; tenerli al guinzaglio durante le passeggiate; evitare tranquillanti; nei mesi precedenti far visitare gli animali da un veterinario comportamentalista che prescriverà la terapia da seguire, sia comportamentale che, nel caso si necessario, farmacologica; organizzare con anticipo una gita fuori porta per trascorrere i due giorni a cavallo dei festeggiamenti di Capodanno, generalmente quelli in cui l’incidenza degli scoppi di petardi è maggiore, in luoghi lontano dai centri urbani e dai rumori forti e improvvisi. Infine, sensibilizzare l’opinione pubblica, e soprattutto i bambini, su quanto questi inutili rumori possano essere dannosi per i quattro zampe.
Questo il decalogo della Lav:
1. Consultare con anticipo il veterinario di fiducia per individuare soluzioni idonee a evitare o ridurre manifestazioni di paura o di panico dell’animale;
2. Dotare cani e gatti di microchip e di medaglietta recante un recapito telefonico;
3. Tenere sempre il cane a guinzaglio nei giorni “caldi” e evitare di passare in zone potenzialmente a rischio;
4. Non tenere i cani legati alla catena, potrebbero strangolarsi;
5. Programmare una passeggiata diurna e una uscita veloce all’imbrunire prima che inizino i festeggiamenti;
6. Tenere, durante i botti, cani e gatti all’interno dell’abitazione con le finestre chiuse e non lasciare animali di alcun tipo su terrazzi e balconi, nemmeno se sono in gabbia;
7. Chiudere bene le imposte delle finestre, gli improvvisi bagliori possono spaventare gli animali;
8. Accendere la TV o utilizzare la musica per coprire o minimizzare il rumore dei botti;
9. Lasciare che l’animale, all’interno della casa, scelga un “rifugio” confortevole dove sentirsi tranquillo, ma non lasciarlo mai da solo;
10. Dimostrare un atteggiamento sereno, se il cane vi cerca proporgli qualche giochino o attività piacevole senza insistere, non eccedere nelle rassicurazioni, questo potrebbe aumentare la sua preoccupazione.