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Dalla Puglia a Camini, liceali a confronto con un nuovo modello di accoglienza

Redazione

Le storie dei rifugiati, i laboratori, l’incontro con il territorio. Sono state accolte da un programma fitto di incontri le studentesse del liceo classico “A. Oriani” di Corato, in provincia di Bari, giunte a Caminiper un progetto di alternanza scuola-lavoro sul tema dell’immigrazione.

La cittadina ionica è stata infatti scelta ancora una volta come modello di studio sull’accoglienza grazie all’intensa e apprezzata attività dellaEurocoop “Jungi Mundu”, presieduta da Rosario Zurzolo, che gestisce anche il progetto di accoglienza di Sant’Ilario dello Ionio.

Con un protocollo d’intesa tra il comune di Camini, quello di Corato e la Fondazione Casillo, a 26 studentesse pugliesi è stata offerta un’occasione unica: conoscere da dentro un sistema di accoglienza di eccellenza. Studentesse e insegnati hanno vissuto, subito prima delle vacanze natalizie, una settimana densa di momenti emozionanti alla scoperta di un mondo in cui condivisione e integrazione sono una splendida realtà frutto dell’impegno degli operatori e dell’apertura di un intero paese.

La “Jungi Mundu” ha illustrato nel dettaglio le proprie attività, mentre i rifugiati hanno raccontato, con la loro viva voce, le diverse e drammatiche storie che li hanno portati lontani dal proprio paese. “Le vie dell’accoglienza” è il titolo di un workshop fotografico svoltosi on the road, tra laboratori d’arte, forni con il pane caldo e splendide stoffe nigeriane, con premiazione finale dei migliori scatti.

Le studentesse di Corato hanno fatto inoltre visita al centro minori non accompagnati di Ellera, hanno incontrato le donne rifugiate e preso parte a un laboratorio di creazione gioielli con la carta insieme alle ragazze siriane. Infine, incontro con la comunità di Stignano, per la presentazione del docu-film Tracce espettacolo teatrale “Il riscatto” di e con Mohamed Ba, e con la comunità di Riace.

“Un’esperienza davvero straordinaria – dicono all’unisono le studentesse e gli insegnanti che le hanno accompagnate, Eliseo Tambone e Tiziana Caldarola. Non avevamo mai avuto modo di conoscere da vicino i progetti di accoglienza e per noi è stata una grande scoperta. Non immaginavamo potessero esistere realtà di bellezza e armonia, in cui anche persone appartenenti a popoli sfortunati ritrovano speranza e vita. Per noi, che abbiamo percorsi didattici legati alla psicologia sociale e all’antropologia culturale, la visita a Camini rappresenta uno straordinario momento di crescita umana e professionale”.

“L’interazione con i giovani è fondamentale per immaginare e realizzare un futuro multietnico fatto di condivisione, solidarietà e integrazione reale ⎼ dichiara il presidente della “Jungi Mundu” Rosario Zurzolo ⎼ siamo perciò felici di avere avuto qui il liceo di Corato. L’accoglienza e l’integrazione sono momenti distinti su cui si spendono le energie e il cuore di ogni singolo operatore e di ogni semplice cittadino che si trova a vivere fianco a fianco con fratelli provenienti da altre nazioni. Siamo felici di poter condividere la nostra esperienza con i giovanissimi”.

Soddisfazione esprime anche il primo cittadino di Camini, Giuseppe Alfarano: “Camini è un paese aperto a tutti. Questa è la forza di una rinascita che senza l’accoglienza di migranti e rifugiati non sarebbe stata possibile. Con grande piacere abbiamo, quindi, ospitato studentesse e docenti di Corato e ci auguriamo di averli ancora con noi e di avere occasione di scambio con altre scuole su tutto il territorio nazionale”.

Dal marzo 2016 a oggi, nella cittadina ionica, inoltre, si sono alternati gruppi di studenti e neolaureati per il progetto di volontariato nato dall’incontro tra Projects Abroad, organizzazione con sede in Inghilterra, 25 anni di volontariato internazionale, ed Eurocoop “Jungi Mundu”: un’altra esperienza umanitaria e di studio che vede al centro il sistema di accoglienza e di integrazione per rifugiati e richiedenti asilo realizzato con successo a Camini.

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