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23 mln per nuove stazioni ferroviarie

Redazione

“Finalmente, dopo anni di attesa, arriva il “favoretto” del ministro Del Rio (assessore aggiunto alla regione Calabria secondo le indiscrezioni del presidente Oliviero): stanziati 23 milioni di euro per la realizzazione delle fermate ferroviarie di San Leo, Bocale II e di Sant’Elia. – È quanto scrive in una nota stampa Demetrio Giordano, Federazione Metropolitana P.R.I. Reggio Calabria

Col nuovo anno, – scrive Giordano – il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti ha approvato il decreto di riparto di finanziamenti statali per 1.397 milioni di euro per linee metropolitane, filovie e in generale interventi per il trasporto rapido di massa nelle grandi città. Aggiungendo inoltre i co-finanziamenti comunali per un ammontare di 548 milioni, e i 665,77 milioni del Cipe, la manovra ammonta a 2,063 miliardi.

Secondo Del Rio “continua la cura del ferro … Tutto il sistema ha ora una sua organicità, affrontata con le Regioni e le città, e sarà in grado di esprimere miglioramenti diffusi a livello nazionale, da Nord a Sud”. Tuttavia è del tutto evidente come tale manovra non fa che allontanare ancora di più il settentrione al meridione, a prova che la questione meridionale continua a essere attualissima. Eccetto Roma, cui sono stati stanziati 425,5 milioni, i cui problemi non sono scaturenti da quelli derivanti dalla questione meridionale, la maggiore fetta dei finanziamenti è stata destinata al Nord: Milano (396 milioni), Torino (223), Genova (137,3), Padova (56) e Firenze (47).

Inoltre – scrive ancora – nel decreto si legge che “l’individuazione degli interventi ammissibili a finanziamento è stato effettuato tenendo conto prioritariamente della maturità progettuale e cantierabilità”. Forse il problema va ricercato nella nostra immaturità? O forse contiamo poco nei tavoli romani? Prendiamo in esempio la città di Firenze: oltre ai 47 milioni già citati, dallo “Sblocca Italia” la città del figliol prodigo aveva ottenuto 100 milioni per il sistema tramviario, 48 milioni li aveva presi grazie al Patto per Firenze e altri 80 erano arrivati dai fondi comunitari.

Ma la “cura del ferro” per Firenze continua visto che dal programma per l’accessibilità ai nodi urbani di Ferrovie, sono previsti ben 203 milioni. In totale la sola città di Firenze, solo per il sistema dei trasporti ferroviario e tramviario, ha ricevuto 478 milioni. Inoltre Solo qualche giorno fa Toscana aeroporti ha reso noto che grazie alla firma per il via libera definitivo alla Valutazione di impatto ambientale, l’aeroporto di Firenze Peretola vedrà sorgere una nuova pista e un nuovo terminal.

Da sottolineare che – conclude Giordano – a Pisa c’è il Galileo Galilei, sicuramente non un aeroporto di periferia, distante a una sola ora dal Peretola. Intanto da Reggio Calabria per arrivare a Roma impieghiamo ancora almeno 5 ore in treno, mentre il Tito Minniti (che noi repubblicani non stancheremo mai di dire che è l’aeroporto di due città: Reggio e Messina) è tenuto in vita artificialmente da una macchina, senza alcun programma di recupero. E non sono in pochi ad invitarci ad andare all’aeroporto di Lamezia. Oltre alla cura del ferro, caro Del Rio, forse servirebbe anche una cura d’ossigeno!

Non è tutto oro quel che luccica, ancora una volta Reggio ha avuto il suo contentino e, viste le imminenti elezioni di Marzo, tale manovra non può non essere percepita come politica più che economica.”

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