Cari concittadini,
quando in occasione delle festività natalizie vi ho porto di cuore gli auguri, come sto facendo anche adesso, ho sinceramente auspicato a tutti voi che il periodo festivo portasse a tutti il chiarore dell’alba di un nuovo domani.
Sentivo, e sento, in cuor mio queste parole sincere che non sono frutto solo di un auspicio ma contenevano la certezza che questa alba non fosse poi così lontana.
Prima di essere sindaco e di avere l’alto onore di rappresentarvi, sono uno di voi.
Ed a voi parlo prima da cittadino e poi da sindaco. E vi parlo come se lo facessi ad una mia sorella o ad un mio fratello, ad una mia figlia o ad un mio figlio.
Vi parlo con il cuore.
La verità è che realmente questa sospirata alba per la nostra Crotone è vicinissima.
Quello che di storico è avvenuto in questi giorni per la nostra città lo dimostra.
Dopo anni di parole è arrivata finalmente la notizia che tutti aspettavamo: inizia una bonifica vera, concreta, reale.
Ci siamo impegnati dal primo giorno affinché questo avvenisse.
Non abbiamo risparmiato una goccia di energia per arrivare a questo risultato che considero, non a torto, storico.
Storico perché scaccia via i fantasmi del passato e rilancia la nostra comunità verso un futuro fatto di positività e di sviluppo.
La bonifica così come è stata condivisa dagli enti, supportati dal Commissario Straordinario e che ha visto una sintonia istituzionale anche con la Prefettura e la Procura della Repubblica, significa realmente il cambiamento.
Un milione di tonnellate di rifiuti tossici valicheranno i confini di Passovecchio facendoci superare anche culturalmente e psicologicamente uno steccato nel quale eravamo chiusi da decenni.
Crotone non sarà più la città dei veleni e “ambiente” sarà realmente una parola concreta.
Ma un’altra parola assumerà concretezza nel nostro contesto: “lavoro”.
Perché la bonifica, quella per la quale ci siamo battuti con fermezza recandoci anche a Roma ad interloquire con il Ministro dell’Ambiente e ponendo sul tavolo della discussione la “questione Crotone”, significa “lavori” per anni ma anche “lavoro” per anni.
Sono una persona concreta e non mi piace parlare in maniera astratta.
Termini come legalità o lavoro non li considero una giacca da indossare quando serve. Io voglio concretamente parlare di posti di lavoro e non lavoro.
La bonifica porterà benefici anche e soprattutto economici nel nostro territorio, così come un’altra infrastruttura per la quale mi sto battendo dal mio insediamento che è il porto per il quale siamo ormai alla stretta finale.
Misureremo la nostra capacità di amministrazione in termini di posti di lavoro che riusciremo a creare e mai in termini generici. Questo è il nostro nuovo modo di amministrare.
E per l’altra infrastruttura, l’aeroporto, lotteremo senza fermarci per diradare le nubi che si sono addensate sul suo futuro.
Ora è tempo di auguri.
Vi abbraccio, cari concittadini, uno ad uno, augurandovi ogni bene per il futuro.
La Santa Pasqua sia occasione di amore, pace e speranza.
Questo l’augurio sincero che con tutto il cuore rivolgo, anche a nome di mia moglie Francesca e dei miei figli, a tutti Voi.