La Camera penale di Modena decide un osservatorio sul lavoro dei giornalisti con riferimento al processo Aemilia di ‘ndrangheta, sostenendo che, per l’Osservatorio nazionale dell’Unione delle Camere Penali, spesso l’informazione “diventa strumento dell’accusa per ottenere consensi e così inevitabilmente condizionare l’opinione pubblica e di conseguenza il giudicante”.
I giornalisti insorgono: questo osservatorio è “inquietante”, scrivono i segretari del sindacato nazionale Fnsi e di quello regionale Aser, Raffaele Lorusso e Serena Bersani, insieme ai presidenti degli Ordini nazionale e regionale, Carlo Verna e Giovanni Rossi. “Il processo Aemilia, in corso da oltre un anno a Reggio Emilia – ricordano – per la prima volta ha alzato il velo sulle infiltrazioni mafiose in Emilia-Romagna” e “un pentito ha rivelato che, tra i progetti degli ‘ndranghetisti in Emilia, c’era anche quello di uccidere un giornalista”, ma questo non tocca “in maniera altrettanto significativa la sensibilità degli avvocati”.
Fnsi-Odg, inquieta Camera Penale Modena
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