Anche in Calabria le liste di Sinistra Rivoluzionaria e che secondo il movimento “saranno l’unica soggettività dichiaratamente anti burocratica e coerentemente comunista”.
“Anche in Calabria – spiegano infatti dal SR – il precipizio sociale, il dramma del lavoro, il dominio mafioso e massonico, il degrado ambientale e territoriale, il collasso dei servizi a partire da scuola e sanità, l’attacco alle pensioni e al mondo giovanile sono causati dalla putrefazione del sistema capitalistico. E’ quanto scrive Sinistra rivoluzionaria.
“Contro la destra di Berlusconi e Salvini – continua la nota – e la loro rozza demagogia alla Trump che si propone l’obiettivo di non far pagare i costi della crisi ai ricchi; contro la destra costituita dal PD di Renzi strumento politico di un sistema bancario di vampiri e speculatori e responsabile dello scempio della “buona scuola”; contro la destra di Grillo che vuole abolire sindacati, colpire i lavoratori e i loro diritti essenziali, che come a Roma, raccoglie un codazzo di faccendieri e squadristi e che si rivela sempre più razzista e xenofoba”.
“La vera risposta – prosegue la nota – è solo una sinistra rivoluzionaria e anticapitalista. Non lo è assolutamente la lista di Liberi ed Eguali dei vari Bersani e D’Alema che, contemporaneamente alle politiche, piatisce alle regionali un’alleanza con il Pd. Al tempo stesso la lista Potere al Popolo, è l’ennesima riproposizione di un’avventura elettorale che, come fece lista Ingroia, rimuove ogni riferimento alla lotta di classe e a una progettualità comunista”.
“Essa – aggiungono da Sinistra Rivoluzionaria – rincorre, con un piccolo codazzo di euroscettici, la deriva populista oggi imperante e ripropone maniera ridicola, una goffa demagogia di sinistra adeguandosi all’andazzo dei tempi. Il Partito comunista dei lavoratori e sinistra classe e rivoluzione hanno proposto unitariamente una lista che pone al centro del suo programma il conflitto tra capitale e lavoro anche nel drammatico scenario di una questione meridionale sempre più irrisolta”.
“Per una sinistra rivoluzionaria -conclude la nota – è fiera di muoversi dietro a una falce e martello e a una bandiera rossa per raccogliere tutti i compagni e le compagne che si battono per un governo dei lavoratori”.