“Concluso con successo il presidio informativo di Azione Identitaria per ribadire il NO alla legge 194. Molte le persone convenute che hanno apprezzato l’iniziativa a favore ed a difesa della vita e che hanno espresso la loro avversione verso la scellerata pratica abortistica.
Durante il sit-in – informa una nota – è intervenuto il coordinatore del movimento, Igor Colombo, che dopo un breve escursus storico ha voluto sottolineare la forma di consociativismo che esiste tra i vari partiti, anche se apparentemente di fazioni opposte, concordi e determinati a promuovere leggi contro la vita, cosa, questa, che ha radici lontane, quando già nel 1976, dopo la tragedia di Seveso, fu lo stesso democristiano Andreotti ad autorizzare l’aborto sulle donne che furono contaminate dalla diossina, gettando in tal modo le basi ad una selezione della razza che, però, non ha scandalizzato nessuno, nemmeno la Chiesa stessa.
Ha preso poi la parola la portavoce regionale di Azione Identitaria, Paola Turtoro, dando lettura del testo contenuto sul volantino distribuito, ribadendo che la medicina non puo’ impegnarsi ad incentivare la morte ma a combattere le patologie che potrebbero causarla.
Interessantissimo l’intervento del vicecoordinatore regionale del movimento, dr.Enrico Tomaselli, che ha spiegato l’aborto dal punto di vista medico-scientifico soffermandosi sul disagio psicologico della donna che, dopo l’intervento, viene lasciata sola e senza sostegno psicologico.
Presenza gradita è stata quella dell’avv. Giancarlo Cerrelli (Allenza Cattolica) che ha accettato il nostro invito ed è intervenuto ribadendo che il diritto della mamma non si esprime con la soppressione di un feto nel proprio grembo, che l’autodeterminazione che si vuol far passare come diritto è un’offesa ed un oltraggio verso la legge della Natura: “è un affermarsi della legge del piu’ forte verso un essere vivente innocente e senza alcuna responsabilità”. Ha altresi’ messo in guardia dal pericoloso aborto chimico che porterebbe alla privatizzazione della pratica abortiva (attraverso la RU486) dopo un breve periodo di ospedalizzazione in day hospital.
Numerosi sono stati – si legge infine nella nota – i consensi e gli attestati di stima pervenuti da parte dei cittadini che hanno concordato con le nostre proposte verso politiche pro-vita e politiche sociali a sostegno delle nascite.
L’aborto è l’affronto verso l’arte creatrice di Dio. La vita è sacra ed è autonoma ed indifesa già nel grembo materno.”