La situazione relativa alla gestione degli scali aeroportuali di Reggio Calabria e Crotone, ormai definitiva dopo la recente sentenza delConsiglio di Stato, è al centro di una lettera che il segretario generale della Filt-CGIL Calabria Nino Costantino ha voluto inviare direttamente al presidente dell’Enac, Vito Riggio
La Sigla regionale fa presente al numero uno dell’Ente come da circa un anno abbia chiesto pubblicamente e formalmente, e più volte, allaSacal di conoscere il Piano industriale relativo ai due aeroporto. Il
Piano che stato fornito “solo il 17 gennaio 2018 – affermano dal sindacato – a seguito dell’ordinanza emessa dal giudice del lavoro di Lamezia Terme lo scorso 10 gennaio con la quale la Sacal è statacondannata alla cessazione della condotta antisindacaleconsistente nel rifiuto di fornire alle OO.SS il Piano industriale presentato all’Enac ai fini della partecipazione alla procedura di gara indetta per l’affidamento della gestione totale degli aeroporti di Reggio Calabria e Crotone”.
Visionato il Piano, nella lettera, dopo aver fatto un breve excursus della procedura di gara, la Filt-Cgil si sofferma, in particolare, all’aspetto della dotazione organica delle infrastrutture.
Il bando, viene sottolineato, richiedeva di indicare specificatamente le professionalità utilizzate per la gestione aeroportuale e la consistenza numerica.
“Considerato che la valutazione del predetto criterio ha determinato da parte della Commissione l’attribuzione di un punteggio certamente utile ai fini dell’aggiudicazione della gara – scrive dunque Costantino – appare doveroso da parte di codesto Ente verificarne la corrispondenza con ciò che è stato presentato agli atti di gara e ciò che è stato fattivamente realizzato sugli scali aeroportuali di Reggio Calabria e di Crotone dopo l’aggiudicazione”.
Inoltre, nel disciplinare di gara, evidenzia ancora il segretario “viene ulteriormente specificato che l’offerta tecnica dovrà contenere, a pena di esclusione dalla gara, i documenti di seguito specificati, da redigere in base alle prescrizioni contenute nel presente paragrafo: Relazione A) – Progetto della struttura organizzativa che il concorrente renderà disponibile ai fini della gestione dello scalo aeroportuale. Documento nel quale il concorrente descrive analiticamente l’organizzazione che lo stesso si impegna a rendere disponibile ai fini della gestione dello/gli scalo/i. Nel documento deve essere anche data puntuale indicazione, in termini numerici, del personale minimo da acquisire secondo la specifica normativa di settore, tenuto conto del Regolamento UE n. 139/2014. La relazione deve essere completata con l’indicazione del progetto di dotazione strumentale da acquisire”.
La Filt-Cgil, ottenuto il piano industriale ha però riscontrato per l’aeroporto di Reggio Calabria “l’inosservanza del progetto sulla dotazione organica “garantita” in fase di gara compromettendo, altresì, la sicurezza aeroportuale. Lo scalo di Crotone, addirittura, non è ancora operativo”.
“Considerato che l’aggiudicazione a Sacal è avvenuta per attribuzione di punteggio maggiore in virtù della valutazione delle offerte tecniche presentate per entrambi i lotti, risultando con ciò ininfluente l’applicazione della premialità prevista dal bando di gara” la Sigla informa dunque ufficialmente l’Enac che si riserva di adire le vie legali affinché sia rispettata la della normativa e per la tutela degli ex dipendenti delle ex società di gestione non assunti dalla Sacal.