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Cloaca Maxima, Miceli (M5S): silenzio imbarazzante di Manna e Ziccarelli

Redazione

Ci saremmo aspettati un commento a caldo da parte del sindaco di Rende o dall’assessore all’Ambiente sul caso del sequestro del depuratore consortile di Coda di Volpe. Almeno una presa di posizione rispetto alle risultanze investigative che hanno messo in luce la mala gestione delle acque reflue prodotte dai Comuni che scaricano in quel depuratore con conseguente inquinamento del fiume Crati e quindi anche di una parte importante de territorio del Comune di Rende.

E invece abbiamo assistito al silenzio imbarazzante – forse dovuto all’imbarazzo dell’ennesima inchiesta su Rende che riguarda problematiche di inquinamento ambientale? – del primo cittadino. Un imbarazzo che ha imbarazzato tutti quei cittadini che pagano regolarmente i tributi per ricevere un servizio, scoprendo che quel servizio, di fatto, non è stato espletato.

Come Movimento 5 Stelle abbiamo denunciato il caso del depuratore in tempi non sospetti. Grazie alle analisi portate avanti da Laura Ferrara con il progetto Punto Zero Acqua, avevamo scoperto valori non conformi ai limiti di legge all’uscita del depuratore e prontamente abbiamo denunciato il tutto alla Procura della Repubblica di Cosenza, e per conoscenza anche al Ministero dell’Ambiente. Dopo un anno, purtroppo, le risultanze investigative hanno confermato i nostri dubbi. Ma questo non basta.

È arrivato il momento che la politica faccia la sua parte per superare l’empasse che ruota intorno al sistema della depurazione. Vogliamo sapere che fine ha fatto il finanziamento Cipe n° 60/2012 che serviva per l’ammodernamento della rete fognaria del Comune di Rende e per l’ampliamento del depuratore consortile. Cosa blocca questi lavori e quali strategie ha messo in campo l’amministrazione Manna per
consegnare ai cittadini un ambiente sano e pulito. Ma soprattutto quale posizione intenda prendere l’amministrazione nei confronti della dirigenza del Consorzio Valle Crati, se non intenda sostituire immediatamente il rappresentante del Comune nel Cda e se intenda chiedere le immediate dimissioni dei vertici per sostituirli con tecnici qualificati

La protezione e la cura della natura che ci circonda dovrebbe essere il primo punto di governo di ogni buona amministrazione. Dopo tre anni e mezzo di Manna&Co a fasi alterne, invece, notiamo che l’ambiente e la sua tutela sono sempre messe da parte a favore di altro. Di cosa, però, non è dato sapere.

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