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Quattro morti in Calabria, ipotesi omicidio-suicidio

Redazione

Quattro cadaveri sono stati trovati in un appartamento a Rende. Si tratta di padre, madre e due figli. Secondo una prima ipotesi potrebbe trattarsi di un caso di omicidio-suicidio. Nell’appartamento i carabinieri hanno trovato una pistola che sarebbe l’arma usata per compiere la strage. Il responsabile sarebbe il titolare di un negozio di strumenti musicali. Di lui, per ora, si sa solo il cognome: Giordano. Il triplice omicidio ed il suicidio sono avvenuti in una villetta singola in via Malta, in contrada Cutura di Rende dove viveva la famiglia dell’uomo ed i suoi genitori. La tragedia sarebbe avvenuta la notte scorsa. Alcuni familiari, che vivono vicini, avrebbero detto di avere sentito dei botti e di essere andati a controllare senza ricevere risposta. Oggi alle 14 sono tornati ed hanno fatto la scoperta. I figli, Giovanni e Cristiana, erano poco più che ventenni. Sul posto sono intervenuti il procuratore di Cosenza Mario Spagnuolo ed il comandante provinciale dei carabinieri Piero Sutera. É ancora tutta da chiarire la dinamica dell’omicidio-suicidio  La prima ipotesi è che si sia trattato di un omicidio-suicidio. Non c’é alcuna certezza, tuttavia, secondo i carabinieri della Compagnia di Rende ed i magistrati della Procura di Cosenza che sono sul posto, che a sparare contro la moglie e i due figli sia stato Salvatore Giordano. L’ipotesi che sia stato Giordano a compiere la strage é verosimile, ma per averne la certezza si attende l’esito degli esami balistici e dello stub sui cadaveri. I quattro cadaveri sono stati trovati nella loro villetta di Rende. Nell’appartamento i carabinieri hanno trovato una pistola che sarebbe l’arma usata per compiere la strage.

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