Home » RENDE: Rischio sismico, Miceli (M5S): le nostre scuole sono sicure?

RENDE: Rischio sismico, Miceli (M5S): le nostre scuole sono sicure?

Redazione

Si fa un gran parlare di efficentamento energetico per le strutture scolastiche rendesi ma non si parla mai di sicurezza antisismica. Il problema è stato sollevato nel corso del Consiglio comunale del 20 gennaio con apposito punto all’Odg: “Situazione edilizia scolastica. Interventi e stato di adeguamento delle strutture alla normativa vigente in materia di sicurezza, antisismica e antincendio”.

“Un punto che ho chiesto di rinviare – spiega il Consigliere M5S Domenico Miceli – perché è impossibile argomentare senza aver avuto la possibilità di verificare i documenti relativi al rischio sismico delle nostre scuole. Documenti che erano stati chiesti all’esecutivo, ma che sono stati negati. Di conseguenza oggi, senza voler fare allarmismo, personalmente non sono in grado di rispondere ad una semplice domanda che mi viene posta dai cittadini: in caso di terremoto le nostre scuole sono sicure?”.

La richiesta di rinvio è stata bocciata da questa maggioranza ballerina, che si regge grazie ai voti di una minoranza compiacente.

“Un autogol di Manna che non mi sarei aspettato – continua Miceli -. Predicano trasparenza ma razzolano male. Anche alla luce della recente sentenza della Cassazione che impone ai sindaci di chiudere le scuole a rischio sismico, abbiamo predisposto e inoltrato al sindaco e alla Giunta un’interrogazione per conoscere la vulnerabilità sismica dei nostri istituti scolastici. Nell’interrogazione chiediamo al Comune di inoltrare simile richiesta anche all’ente provinciale per gli istituti di sua competenza che ricadono sul territorio del Comune di Rende”.

“La vita dei nostri studenti non dovrebbe mai diventare oggetto di scontro politico – chiosa Miceli – e dovrebbe avere la priorità su tutto e tutti. Così non è a Rende. Ne prendiamo atto e continueremo a portare avanti la nostra battaglia di civiltà per la sicurezza degli studenti che frequentano i nostri edifici scolastici”.

 

Articoli correlati