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Tentato furto aggravato e arresto in flagranza. Assolto Larocca alias lo “zombie”

Redazione

Il Tribunale di Castrovillari, in totale accoglimento delle richieste avanzate dall’Avv. Francesco Nicoletti, ha assolto il 44enne rossanese Antonio Larocca, pluripregiudicato, accusato di tentato furto aggravato in concorso con un altro soggetto, con la contestazione della recidiva specifica, reiterata infraquinquennale.
LE ACCUSE L’imputazione era relativa ad un episodio verificatosi nel marzo 2015 all’interno di un condominio di Rossano, dove vennero forzati dapprima il portone principale e poi la porta di ingresso di un’abitazione posta al piano terra. Il 44enne, unitamente all’altro soggetto, era accusato di essersi introdotto all’interno di luoghi di privata dimora al fine di impossessarsi e sottrarre beni mobili altrui, con l’aggravante di aver utilizzato violenza sulle cose per aver danneggiato il portone d’ingresso del palazzo e quello di accesso dell’abitazione.
I FATTI In quella circostanza, attraverso una comunicazione radio alla Centrale Operativa dei Carabinieri di Rossano, veniva segnalato un furto in atto all’interno di un’abitazione. I miliari dell’Arma, già in servizio congiunto di controllo del territorio, si dirigevano immediatamente nel luogo segnalato e dopo aver lasciato le auto di servizio poco distanti lo raggiungevano a piedi alle ore 23.05. Davanti all’abitazione trovavano Antonio Larocca alias “lo zombie” e un altro soggetto, entrambi già noti alle forze dell’ordine nonché processati per una rapina commessa in un Istituto di Credito in quel di Bologna. Alla vista dei carabinieri veniva buttato a terra un piede di porco in metallo di colore rosso, presumibilmente utilizzato per aprire il portone d’ingresso del palazzo e la porta dell’abitazione. I due venivano, dunque, dichiarati in stato di arresto e tradotti presso il carcere di Castrovillari.
IL PROCESSO Nell’ambito del procedimento, la difesa di Larocca ha chiesto e ottenuto di poter definire il processo con il rito del giudizio abbreviato (l’altro imputato ha optato per il rito ordinario). All’esito della propria requisitoria il Pubblico Ministero ha chiesto la condanna ad una pena, già ridotta per la scelta del rito, di anni 1 e mesi 5 di reclusione. Il Tribunale di Castrovillari, in totale accoglimento delle richieste avanzate dall’Avv. Francesco Nicoletti, ha emesso una sentenza di assoluzione nei confronti del 44enne.

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