Syndial (Eni) ha sottoscritto oggi una Intesa per la Legalità, accordo per la prevenzione dei tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata in relazione agli interventi di bonifica nel sito di interesse nazionale di Crotone.
L’atto è stato firmato oggi nella sede della Prefettura di Crotone dal Prefetto di Crotone, Cosima Di Stani, dall’Amministratore delegato di Syndial, Vincenzo Maria Larocca, dall’Assessore all’Ambiente della Regione Calabria, Antonella Rizzo, dal Sindaco di Crotone Ugo Pugliese e dai rappresentanti delle organizzazioni sindacali locali e da Confindustria, Confapi, Ance e dalla Camera di Commercio di Crotone.
La sottoscrizione dell’Intesa intende affermare il preminente interesse pubblico alla legalità e alla trasparenza nel settore degli appalti interessati allo svolgimento dei lavori di bonifica che Syndial sta attuando nelle ex aree industriali e rappresenta il momento conclusivo di un iter che ha visto coinvolti la Prefettura, le forze dell’ordine, Syndial e gli enti locali, al fine di individuare lo strumento più idoneo per prevenire eventuali intromissioni della criminalità organizzata nelle attività di risanamento ambientale e rendere corretta e trasparente ogni attività e insediamento delle imprese.
L’accordo prevede un sistema di controlli anti-mafia molto capillari su appalti e subappalti e un monitoraggio continuo dei cantieri attraverso l’attività del Gruppo Interforze, che coinvolge tutte le forze dell’ordine con il coordinamento della Prefettura di Crotone e la costituzione di un “tavolo permanente” per assicurare un costante confronto e un monitoraggio congiunto.
Eni è nel sito di Crotone dal 1990, quando, per la scelta politica di impegnare l’allora Ente di Stato nel salvataggio di realtà industriali in crisi, molti siti ad alta criticità ambientale gli furono trasferiti ex lege. Nel SIN di Crotone Syndial è proprietaria di circa 70 ettari corrispondenti allo stabilimento ex Pertusola, la cui acquisizione da parte di Eni è avvenuta nel 1990 e agli stabilimenti ex Agricoltura ed ex Fosfotec, confluiti in Eni nel 1992 da Montedison. Eni Syndial, estranea all’attività industriale che ha determinato lo stato del sito, non appena è cessata l’attività dello stabilimento ex Pertusola nel 1999, ha avviato le attività di messa in sicurezza e di progettazione degli interventi di bonifica delle aree, comprese le discariche fronte mare ex Pertusola ed ex Fosfotec esterne al sito. Dal 2001 al 2008 Syndial ha sospeso le attività poiché il sito è passato in gestione commissariale.
Negli anni successivi e fino a fine 2017, Syndial ha sostenuto costi per bonifica e demolizioni – quest’ultime già completate – per circa 124 mln€ e prevede di spendere ulteriori 285 mln€ per ultimare gli interventi di bonifica su falda, suoli e discariche fronte mare, di cui circa 82 mln€ saranno impiegati per il trattamento delle acque di falda per i prossimi 15 anni. Le attività di bonifica della falda sono state avviate nel 2004, mediante una barriera idraulica che oggi opera con complessivi 54 pozzi e un sistema di emungimento che invia le acque di falda all’impianto regionale consortile: nel solo anno 2017 sono state emunte e inviate a trattamento più di 770 mila mc.
Attualmente è in corso l’istruttoria per il ‘Progetto operativo di bonifica fase 1’, relativo alle aree di protezione spondale delle discariche fronte mare, che sono propedeutiche alle attività per la loro rimozione e quindi della ‘fase 2’, che prevede la rimozione completa delle due discariche con destino dei terreni contaminati in impianti di trattamento e smaltimento esterni al sito, oltre agli altri interventi di risanamento necessari per completare la bonifica di tutte le aree di pertinenza Syndial.
Il progetto verrà esaminato prossimamente dalla Conferenza dei Servizi decisoria indetta dal Ministero, previa acquisizione dei pareri da parte degli Enti e della Prefettura di Crotone. Syndial sta già predisponendo le integrazioni richieste dalla Commissione prefettizia il 6 marzo scorso e confida in una rapida approvazione.