La musica che “narra” il mare. Non un mare qualsiasi ma il Mediterraneo che Cognetti, mercoledi 7 marzo nell’Auditorium del Pertini, canta e musica dal suo lavoro dal titolo significativo “ Mare nostrum “.
E da qui emerge, dietro le note musicali, il grande tema dei migranti . E del loro essere tra le onde di un mare che va letto , come ha scandito Cognetti , in una nuova dimensione. Una dimensione fatta di relazioni umane in cui il mare ha un ruolo centrale.
E Cognetti riesce a puntualizzare le peculiarità del Mediterraneo come scenario di una cultura che ci appartiene. Una cultura che ha scandito i ritmi e i tempi degli aspetti negativi e degli aspetti positivi della società che vive attorno a noi.
E qui ritorna l’attualità di un mare che disegna e contiene dentro di sè il tema delle avversità e delle disgrazie universali dell’uomo: quello delle migrazioni senza fine. Un peregrinare che tinge le pagine della cronaca nascondendo la vita a cui bisogna pensare sottolinea Cognetti. Quella vita di uomini, donne, e bambini che pagano con la morte la loro ricerca della libertà.
Il tema della XVIII edizione del Festival dell’Aurora “ Mediterranean without frontiers” , organizzato da Fondazione Odysse e Fabbrica delle Arti , si riempie di un altro puntuale connotato che il maestro Cognetti riesce a raccontare sulla tastiera di un pianoforte che porta dentro di sè il passato ma anche il divenire come una vecchia storia che mantiene in vita gli antichi approcci tra i popoli su un mare che attende di essere considerato un mare di pace e di fratellanza.
E Cognetti fa scorrere sulla tastiera i brani del suo ultimo lavoro dal titolo suggestivo “Rinascita” , tra i quali compare anche il suo primo lavoro “Onde” , con al centro , anche in questo caso e non per fatalità, il mare . Proprio a rafforzare l’auspicio e il desiderio di navigare un mare diverso con all’orizzonte tutti gli sforzi per migliorare la vita dei tanti sofferenti.
Non manca in questo lavoro il contributo per la ricerca che diventa impegno personale di Cognetti .
E in questo crescendo le note svelano i sentimenti e si sintonizzano con le onde di un mare che riecheggia nel complesso lavoro dell’autore. Lavoro in cui si ritrova il suo “essere musicale” . Il suo essere al mondo .
CROTONE: LA MUSICA CHE “NARRA IL MARE”
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