“Russia e Unione europea possono cooperare nella lotta al terrorismo, ma anche sulla Siria e sulla Libia, nonostante i diversi punti di vista sul conflitto ucraino e sulla Crimea”. Lo ha detto l’alto rappresentante per la politica estera dell’Ue, Federica Mogherini, incontrando a Mosca il ministro degli Esteri russo, Serghiei Lavrov.
L’Ue, aveva detto prima in un’intervista all’agenzia Interfax, sostiene “totalmente l’indagine dell’Opac” sul presunto uso di armi chimiche nella zona di Khan Shaykhun, in Siria, e ne attende “i risultati”.
Parlando con l’agenzia, Mogherini ha definito il presunto attacco a Khan Shaykhun un crimine di guerra di cui è necessario identificare i colpevoli. L’Occidente accusa della strage l’aviazione del governo di Damasco, alleato della Russia.
“L’Unione europea e la Russia – ha detto ancora nell’intervista Mogherini – hanno un comune interesse e una comune responsabilità per mettere fine alla guerra in Siria e sostenere un futuro pacifico e democratico per il Paese. La comunità internazionale – ha aggiunto – ha la responsabilità di contribuire collettivamente alla creazione di uno spazio per il dialogo e la riconciliazione”.
“Solo una transizione politica inclusiva, concordata dalle parti siriane nell’ambito delle Nazioni Unite – ha concluso – permetterà un futuro pacifico in Siria, dove tutti i siriani potranno sentirsi a casa e contribuire alla rinascita del loro Paese”.