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Altra occasione persa: all’Olimpico il Crotone non c’è e rimedia un’altra sconfitta

Redazione

Disfatta totale per il Crotone, che esce all’Olimpico di Torino con le ossa rotte e con il morale a pezzi.

Chiamato a sopperire alle assenze ed a trovare la vittoria che faccia svoltare, mister Zenga si presenta all’Olimpico Grande Torino, con la difesa a 3 oppure a 5, se vogliamo.

La coppia d’attacco la compongono Trotta e Simy, con Benali che è  – almeno sulla carta – l’uomo incaricato di sostenere le avanzate rossoblu.

Dall’altra parte Mazzarri si affida all’esperienza di Moretti e Burdisso dietro, la verve di Iago e Liajic alle spalle di Belotti, in avanti. L’inizio è traumatico per i rossoblu.

Dopo i primi 10 minuti d’equilibrio, infatti, gli squali non solo perdono Benali (sostituito da Zanellato) per infortunio, ma subiscono anche la rete del vantaggio granata.

Gol che arriva dell’ennesimo calcio d’angolo della stagione  Liajic batte e Belotti realizza dopo la prima respinta di Cordaz, 1-0 al 16°.

Il Crotone ha subito una reazione d’orgoglio con Trotta che scarica un sinistro potente ma centrale, dopo una punizione dalla trequarti battuta da Barberis.

Ma é solo un momento felice per gli squali che due minuti dopo subiscono via la rete del 2-0.

Iago Falque parte da destra e scambia con un compagno, si presenta ai 16 metri ed – indisturbato – scarica alle spalle di Cordaz ppermil raddoppio granata.

I pitagorici incassano il colpo e non riescono proprio a reagire, sono irretiti dal possesso palla degli uomini di Mazzarri, i quali non sbagliano nulla.

Al 28° è però il neo-entrato Zanellato a provare a suonare la carica con un tiro dal limite deviato da un avversario.

Ma è solo una conclusione figlia del caso, visto che in campo c’è solo una squadra ed è quella di casa.

E infatti al minuto 37′, arriva la terza realizzazione: punizione di Liajic dalla trequarti, a giro sul secondo palo, perfetta per il tocco impercettibile del gallo Belotti che fa 3-0 e doppietta personale.

L’ultima emozione del primo tempo, la regala Simy il quale è bravo ad anticipare tutti su un corner di Barberis, ma è sfortunato ad incrociare la traversa.

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Ed in effetti la ripresa non è che vada molto meglio.

Al 51° ci prova Faraoni dopo una corsa di 60 metri, ma la sua conclusione termina a lato.

I ritmi sono molto più lenti ed il Torino gestisce la gara senza troppi patemi d’animo.

Al 66° altra conclusione dal limite questa volta per Trotta che però non riesce a trovare la porta da buona posizione.

I rossoblu provano a darsi da fare, quantomeno per accorciare le distanze, ma non è proprio giornata ed il quarto gol dei granata ne è la testimonianza.

Punizione per gli squali ribattuta dalla difesa, sulla quale respinta, Sampirisi e Barberis si ostacolano a vicenda permettendo a Belotti di infilarsi e battere Cordaz per la quarta volta. Siamo al 68°.

Il quarto gol è l’emblema del momento no dei pitagorici che – assenze a parte – non hanno mostrato quella fame propria di una squadra che vuole salvarsi.

Gli ultimi venti minuti raccontano di un’occasione per Zanellato, degli ingressi di Tumminello – che rivede il campo dopo 7 mesi – e Crociata; e del gol di Faraoni per il definitivo 4-1.

Di un Torino che chiude con altre quattro reti, di un Crotone che – dopo la terza sconfitta consecutiva – non ha più margine d’errore.

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