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Comitato Crotone Nuova 106 chiede incontro con Anas ed Oliverio

Redazione

“Per noi crotonesi è inammissibile spendere 148 milioni di euro per risparmiare due minuti di tempo. E’ inammissibile costruire una nuova strada a due corsie per ridurre il percorso di un chilometro. E’ inammissibile che si proponga oggi un infrastruttura ideata 40 anni orsono, quando si prevedeva il raddoppio della Montedison, poi fallito e con una zona industriale oggi quasi dismessa”.

È l’esordio del Comitato Crotone Nuova 106 che spiega come sia “inammissibile fare un’altra strada statale a due corsie che passa dai quartieri periferici del centro urbano, mentre persino noi cittadini con il nostro comitato abbiamo proposto di declassare ad urbano questo tratto di statale, in quanto intorno ad essa sono nati quartieri popolosi come san Giorgio e Poggio Pudano e una miriade di attività commerciali. E allora perché l’Anas dovrebbe intervenire su una strada che non è più nei fatti una statale”? – è la domanda che si pone il Comitato.

“Ben poca cosa in confronto al tempo che perdiamo ogni giorno sulla statale 106, unica carreggiata, due corsie, direzione Catanzaro. Ci riferiamo alla cosiddetta “strada della morte”, perché costellata da pesanti incidenti con gravi perdite in termini di vite umane, che attraversa ad oggi centri popolosi come Botricello e Sellia”- prosegue la nota “d’estate occorrono ore per arrivare da Crotone a Catanzaro, dove sono ubicati i maggiori servizi sanitari, culturali e direzionali”.

La proposta del Comitato è invece “la progettazione di un tratto della 106 di 45 chilometri in totale, senza gallerie e senza sprechi tra i due capoluoghi di regione di Crotone e Catanzaro già approvata all’unanimità dal Consiglio Comunale di Crotone lo scorso anno, da altri 35 Comuni e dai due Consigli Provinciali di Crotone e di Catanzaro. Si tratta di una strada che interessa due città importanti, l’una, Crotone, capoluogo di Provincia e l’altra, Catanzaro, capoluogo di Regione. Con un bacino d’utenza di oltre 500.000 abitanti (delle Province di Crotone, Catanzaro e Cosenza), è condivisa da tutti gli Enti, dalle due Province interessate e moltissimi comuni ed è appoggiata da una petizione che ha raccolto migliaia di adesioni”.

“I tempi di realizzazione ed i costi del percorso – sottolinea la nota – non sarebbero enormi, più o meno il triplo della cifra che si vorrebbe destinare al progetto che contestiamo, ma questa sì, darebbe la svolta. I tempi attuali di percorrenza sulla statale non sono quantificabili, perché dipende da cosa si trova sulla 106 a due corsie, greggi di pecore, file di auto che vanno al mare con gli ombrelloni, tir o mezzi pesanti, camper, auto-articolati, compreso le ruspe, i trattori e, non è da escludere, aratri o mezzi similari”.

“La variante consentirebbe di poter differenziare il traffico, quello leggero e turistico della costa, da quello pesante e di lunga percorrenza, e si potrebbe raggiungere Catanzaro in mezz’ora, l’aeroporto internazionale di Lamezia o la stazione in 45 minuti. Abbiamo inutilmente e da molti mesi cercato di contattare il governatore della Calabria, Mario Oliverio”– proferisce l’instancabile Comitato cittadino.

“Chiediamo allora attraverso una lettera aperta un incontro ad Anas, alla Regione Calabria e al Ministero per le infrastrutture e trasporti – chiosa – con il proposito di ricollocare le risorse sulla variante dell’Anas al Megalotto 6, come riproposta dalle due Province, una superstrada, con quattro corsie e spartitraffico centrale con percorrenza di 110 km/h, per connettere in sicurezza Crotone a Catanzaro”.

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