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Tallini: Fiorita, attacco di natura giustizialista nei confronti del centrodestra

Redazione

L’attacco di natura giustizialista scagliato dal prof. Fiorita nei confronti del centrodestra non è soltanto sbagliato nei contenuti e nelle forme, ma sembra non tenere in nessun conto le dinamiche elettorali del 4 marzo che hanno visto un clamoroso travaso di voti dal PD al movimento Cinquestelle. La demagogia inconcludente, la retorica, le posizioni oltranziste e giustiziaste hanno fatto il gioco anche in Calabria del movimento che meglio ha interpretato la protesta. In altre parole, il PD e la sinistra hanno scrollato l’albero e il M5S ha raccolto i frutti. A tal punto che, nonostante l’appassionato sostegno del prof. Fiorita al candidato del PD, il partito di Renzi ha raccolto in città un misero 14%, lasciando ai grillini in dote tutti i voti raccolti alle comunali dalle varie liste di sinistra.

Probabilmente, l’elettorato che aveva dato fiducia al prof. Fiorita come potenziale rottamatore del PD cittadino, non ne ha apprezzato la giravolta a favore proprio di quel la gerarchia di partito che tanto aveva criticato in campagna elettorale.

Continuando di questo passo e con questa impostazione totalmente errata, avremo in città un M5S sempre più forte e un PD totalmente annientato.

Ma veniamo anche ai contenuti dell’attacco rivolto da Fiorita al centrodestra catanzarese e in particolare al sindaco Abramo e al sottoscritto. E diciamo subito che se c’è un modello che le amministrazioni calabresi, soprattutto quelle rette dalla sinistra, dovrebbero seguire, è proprio il “modello Catanzaro” che è fatto di serietà, laboriosità, competenza e senso del dovere. Basterebbe dare uno sguardo ai bilanci dei principali Comuni e delle principali Province calabresi, con una particolare attenzione agli Enti a guida PD, per comprendere la bontà del lavoro svolto in questi anni dal sindaco Abramo e dai partiti che lo sostengono. Le negative esperienze a cui si riferisce il prof. Fiorita riguardano appunto i bilanci e la tenuta dei conti. E in questo settore, come in altri, Catanzaro può dare lezioni a chiunque, come dimostrano i fatti e non le chiacchiere.

C’è stato bisogno di una cura da cavallo per risanare i conti del Comune devastato da cinque anni di malgoverno di centrosinistra e da una gestione quanto meno allegra delle società partecipate. Cominciamo proprio dalle società partecipate, ricordando al prof. Fiorita che grazie alla lungimiranza del sindaco Abramo e della sua maggioranza si è riusciti a ridurne drasticamente il numero, salvaguardando i lavoratori. Le “partecipate” del Comune succhiavano qualcosa come 9 milioni di euro all’anno di debiti, mentre oggi le sole due “superstiti”, AMC e Catanzaro Servizi, hanno una sostanziale situazione di equilibrio. I conti del Comune sono tornati in ordine e sono stati saldati i debiti contratti da altri con Regione e Sorical per decine di milioni di euro. In una parola si può dire che il Comune di Catanzaro ha pochi soldi a disposizione, ma nessun debito. In cinque anni Abramo e la sua maggioranza hanno intercettato, utilizzato al meglio e investito quasi 200 milioni di euro in opere pubbliche, salvando anche quei finanziamenti che la dissennata opera della sinistra – vedi Polo Fieristico – aveva fatto perdere. Mentre gli altri teatri della Regione sono chiusi o registrano perdite abissali, il Politeama è l’unico teatro ad avere un equilibrio di bilancio e garantire una stagione più che dignitosa, nonostante i tagli operati da Abramo che ha ridotto da un milione 200mila euro a 400mila euro il contributo annuo per la Fondazione.

Questo è il “modello Catanzaro” da cui dovrebbero prendere esempio amministratori di città sepolte dai rifiuti o con i bilanci in situazione di pre-dissesto o di Province che non pagano da mesi gli stipendi ai lavoratori. Sono orgoglioso di avere sostenuto con i fatti questo “modello” nei ruoli che sono stato chiamato a ricoprire, sia da capogruppo di Forza Italia in Consiglio comunale sia da consigliere e assessore regionale, condividendone le finalità con il sindaco Abramo.

Prima di lanciarsi in incaute dichiarazioni e in paragoni non proponibili, il prof. Fiorita si documenti sugli sfasci prodotti dalla sinistra e dal PD in tutta la Calabria, con particolare gravità nella città capoluogo. Li cerchi lì i fallimenti.

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