“Abolire definitivamente gli assegni vitalizi e i trattamenti pensionistici comunque denominati degli eletti e sostituirli con un trattamento previdenziale basato sul sistema contributivo”. E’ questo l’obiettivo che si prefigge una proposta di legge presentata dal consigliere regionale Giuseppe Giudiceandrea, capogruppo dei “Democratici Progressisti”.
Il testo normativo, pubblicato sul sito istituzionale del Consiglio regionale della Calabria, si richiama a quanto stabilito dalla legge nazionale 213 del 2012 sul sistema previdenziale di tipo contributivo per i presidenti di regione, gli assessori e i consiglieri regionali, rilevando come – si legge nella relazione illustrativa – “con la riforma dei regolamenti interni delle Camere del 2012, l’assegno vitalizio di deputati e senatori e’ stato abolito e al suo posto e’ stato introdotto un trattamento pensionistico basato sul sistema di calcolo contributivo identico a quello vigente per i dipendenti pubblici”: in pratica- scrive Giudiceandrea – “viene applicato il principio che definisce il trattamento previdenziale quale indennita’ differita, da corrispondere al raggiungimento dell’eta’ pensionabile, riportando equita’ ed eguaglianza nella normazione regionale di settore”. La proposta di legge statuisce che “i consiglieri regionali cessati dal mandato, indipendentemente dall’inizio del mandato stesso, conseguono il diritto alla pensione al compimento dell’eta’ pensionabile prevista dalla legge vigente per i dipendenti dello Stato, in misura direttamente proporzionale ai contributi versati e agli anni di mandato esercitati, e comunque solo a seguito dell’esercizio del mandato per almeno 5 anni”. “A oggi permangono – e’ riportato poi nella relazione illustrativa – le esigenze di adeguare il sistema previdenziale dei consiglieri regionali alla legge gia’ in vigore, atteso che allo stato attuale in Calabria, e solo in Calabria, nella legislatura per i consiglieri regionali eletti e gli assessori in carica non esiste alcun sistema contributivo previdenziale, essendo stato abrogato il vecchio sistema di corresponsione dei vitalizi nella precedente legislatura”. Il testo, che si compone di 10 articoli, prevede poi la sospensione del trattamento previdenziale nel caso di elezione o di nomina in altri organismi istituzionali, e prevede la perdita del trattamento nel caso di condanna definitiva per peculato, per associazione mafiosa e per reati contro la pubblica amministrazione. La proposta di legge di Giudiceandrea e’ stata assegnata alla prima Commissione “Affari generali e istituzionali” del Consiglio regionale per l’esame di merito e alla seconda Commissione “Bilancio” per il parere. (AGI)