“Non è un caso che siamo di nuovo qui, oggi, a Vibo Valentia ma perché ciò rappresenta l’ennesima tappa di un progetto di sicurezza che abbiamo avviato da un anno e mezzo a questa parte in questa porzione di territorio calabrese”. Lo ha detto Nicola Gratteri, procuratore della Repubblica di Catanzaro, nel corso della conferenza stampa indetta a seguito dell’operazione “Black Windows”. “Gente – ha aggiunto Gratteri – che si stava organizzando per uccidere ed inserita in una zona caratterizzata da focolai di ‘ndrangheta. Il nostro compito è quello di rispondere e soprattutto prevenire la commissione di delitti, come in questa occasione. Vibo resta al centro dell’attenzione della Dda ed è sintomatico che sette nuovi ispettori siano stati destinati alla squadra mobile vibonese”. Per il procuratore aggiunto Giovanni Bombardieri “è stato necessario intervenire perché la situazione che si stava incancrenendo ha trovato poi un momento acuto di tensione in una serie di azioni delittuose: dal tentato omicidio di Alessandro Nesci all’agguato consumato ai danni di Salvatore Inzillo e a quello ancora ai danni sempre di Nesci”.
FERMI NEL VIBONESE: GRATTERI “DOBBIAMO PREVENIRE”
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