Solenne Pontificale in onore di San Giorgio Martire Patrono della Milizia costantiniana e cerimonia di investituraper i Neo Cavalieri del Sacro Ordine Costantiniano di San Giorgio. Tra i gli Ammessi anche tre neo Cavalieri e due Dame dell’ANIOC di Crotone.
Il Sacro Rito dell’Investitura è stato celebrato nella Basilica Magistrale di Santa Croce al Flaminio, a Roma, ed è stato presieduto dal Cardinale Dominique Mamberti, Prefetto del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica Cardinale Diacono titolare di Santo spirito in Sassia; assistito dal Cardinale Dario Castrillòn Hoyos, Presbitero titolare del santissimo nome di Maria al Foro Traiano e Presidente Emerito della Pontificia Commissione “Ecclesia Dei”, Gran priore del S.M.OC. di S. Giorgio.
All’Augusta Presenza del Gran Maestro, il Principe Don Pedro di Borbone-Due Sicilie e Orleans, duca di Calabria, Conte di Caserta.
In tantissimi, nella Basilica gremita di persone, hanno assistito alla processione di ingresso dei cerimonieri, dei cavalieri, della reale Commissione, dei sacerdoti.
Dopo la S. Messa, celebrata completamente in latino, è iniziato il suggestivo cerimoniale con il quale sono stati nominati numerosi cavalieri e dame provenienti da tutte le parti dell’Italia. Tra i nuovi sono stati elevati a Cavaliere e Dama di merito Gregorio Amedeo Gigante, Antonio Garrubba, Nicola Facente, Michelina De Franco e Nadia Montirossi, tutti dell’ANIOC di Crotone.
Il loro ingresso è stato voluto e proposto, infatti, dal Presidente provinciale e vice Presidente regionale dell’ANIOC, Giuseppe Crea, che ne ha seguito le fasi e la preparazione.
Il celebrante ed i vari delegati, durante la cerimonia, hanno sostenuto che essere cavaliere “non significa avere semplicemente un titolo, significa soprattutto essere al servizio della gente, aiutare il prossimo secondo i dettami del vangelo, usando sempre un atteggiamento degno del titolo di cui si è insigniti”.
Il compito dell’Ordine è quello, ha affermato il Principe don Pedro di Borbone delle due Sicilie e Orléans, “di glorificare la croce, la propaganda della fede e la difesa della Santa Romana Chiesa”.
Dopo la consegna degli diplomi i neo cavalieri hanno salutato i confratelli, le autorità ecclesiastiche, S.A.R. il Principe Don Pedro di Borbone e si sono congedati.