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Riccardo Gazzaniga è il suo “Non devi dirlo a nessuno” protagonista alla libreria Cerrelli e al Museo di Pitagora

Redazione

Ancora un doppio appuntamento con “Autori in Comune”, l’iniziativa promossa dall’Assessorato alla Cultura in collaborazione con l’associazione “MediterrArte”, il primo dedicato alla città, che si è tenuto ieri alla storica libreria Cerrelli, e stamattina presso il Museo di Pitagora.

Protagonista del duplice incontro lo scrittore Riccardo Gazzaniga con il suo “Non devi dirlo a nessuno”.

Moderati da Giovanni Ripolo gli incontri sono stati molto partecipati.

Stamattina, come fortemente voluto dall’assessore alla Cultura Antonella Cosentino, l’autore ha incontrato gli alunni del liceo “Gravina” e della scuola media “Anna Frank”.

Una volontà specifica dell’assessore Cosentino che attraverso gli appuntamenti vuole coinvolgere al massimo tutta la comunità e, particolarmente, il mondo della scuola.

Tanti ingredienti per due significativi eventi: la libreria Cerrelli, luogo dove la cultura realmente si respira, il museo di Pitagora che accoglie tante proposte dell’assessorato ma soprattutto i giovani.

Il talento delle alunne del liceo Pitagora Sara Montesanti che nella presentazione in libreria ha incantato con la sua voce e Marta Scicchitano che ha letto brani dal romanzo, e i ragazzi delle scuole che hanno interagito mostrando vivo interesse con l’autore dimostrano le grandi potenzialità dei giovani crotonesi

“Continuare ad incontrarci sia per apprezzare opere di valenti autori ma anche discutere su temi di varia natura e riflettere su importanti valori ci aiuta a crescere e a ritrovarci come comunità. La nostra è una città che ha tante potenzialità. L’esempio ci arriva da questi giovani che possiedono un carica di energia positiva che vogliamo evidenziare e di cui la città ha bisogno. Il lavoro che sta facendo l’assessorato è di dare voce a tutti e fare in modo che si percorra lo stesso percorso verso il cambiamento.” ha detto l’assessore Antonella Cosentino.

L’autore, che nella vita esercita la professione di poliziotto ed in particolare si dedica a garantire l’ordine pubblico negli stadi, ha una grande passione per la scrittura.

Il suo primo lavoro “A viso coperto” incentrato proprio sulla sua esperienza professionale ha ricevuto il premio Calvino nel 2013.

In questa opera si è voluto staccare dalla tematica legata alla sua attività scegliendo di miscelare la finzione letteraria con la realtà vissuta in un paese dove da ragazzo trascorreva le vacanze estive

Il romanzo è ambientato in un piccolo paese del veneto, Lamon, quasi isolato dal resto del mondo, ricco di boschi, secondo l’autore luogo ideale per ambientare un thriller.

“Potrei definirlo un noir all’italiana” ha detto l’autore.

Lo sfondo sono gli anni ’80, quelli del pre internet. Una atmosfera che si respira in tutte le sfumature del libro con continui richiami attraverso la musica, i film, lo sport a cui, più volte, l’autore fa riferimento.

Una storia che si potrebbe, come ha detto l’autore, soltanto caratterizzare in quel periodo dove l’assenza di connessione web, isolava ma allo stesso tempo spingeva le persone a trovare in se stessi le risposte alle proprie domande.

La vicenda vissuta dai ragazzi protagonisti del romanzo oggi non potrebbe accadere perché gli adolescenti si rivolgerebbero subito al web ed in tempo reale potrebbero risolvere il mistero. Tuttavia si priverebbero del gusto della scoperta e della voglia anche di vivere le proprie esperienze che sono formative.

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