Si è svolta ieri pomeriggio, presso la sede catanzarese della Lega con il referente Antonio Chiefalo, l’incontro tra il deputato della Lega, On. Domenico Furgiuele nonché segretario regionale, i militanti e le realtà del territorio.
Oltre al saluto che ha inteso fare ai tanti che hanno gremito la sede di viale de Filippis, il neodeputato è stato impegnato con una serie di incontri dedicati alle problematiche locali.
In primis è stata ricevuta una delegazione del “Consorzio di bonifica Ionio catanzarese”, presieduta da Grazioso Manno, con la quale sono state affrontate le questioni relative alla incompiuta delle incompiute: la “diga sul Melito”. Un lungo colloquio nel cui contesto è stata ricostruita la “storia” della diga e sono stati fatti emergere gli aspetti critici della vicenda che hanno procurato una situazione di stasi, da parte della nostra Regione, oramai non più sostenibile. Già nella scorsa primavera la Lega di Salvini ebbe modo di posizionarsi rispetto alla vicenda, e lo fece stigmatizzando l’inattività della nostra Regione, incapace di riavviare una macchina procedimentale arenata da anni.
Al secondo incontro è intervenuta una piccola rappresentanza della ditta “Abramo printing” nel corso della quale sono emerse le contraddizioni di un soggetto che, dopo un lungo periodo di gloria, oggi sconta una grave crisi che rischia di mandare a casa circa duecento lavoratori.
L’On. Furgiuele ha poi incontrato una delegazione di “tirocinanti” regionali utilizzati dagli uffici giudiziari calabri. E’ stata posta l’attenzione sullo strumento dei “tirocini” ai quali sono stati avviati, nel corso degli anni, lavoratori soggetti alla così detta mobilità in deroga. Strumento che, sovrautilizzato, ha oramai perso la sua funzione e grazie al quale a centinaia e migliaia di lavoratori è stata consegnata solo l’illusione di una occupazione vera oramai diventata una chimera.
L’On. Furgiuele ha assicurato l’impegno di monitoraggio delle singole vicende, garantendo l’attivazione della sollecitazione politica ove le circostanze lo richiedano. Il medesimo ha invocato la “rivoluzione della normalità” quale strumento di reazione ad un andazzo nazionale e locale che non consente più alcun indugio. Il lavoro è la priorità in assoluto ed a poco serve alla politica sforzarsi di trovare equilibri se l’occupazione non venga affrontata come la prima vera emergenza. Una emergenza così tanto sottovalutata dal governatore Oliverio il quale ha sospinto la nostra regione verso tenebre dalle quali occorre uscire senza alcun ritardo.
La tematica relativa al radicamento sul territorio ed alle linee guida connesse all’insediamento delle nuove realtà locali di prossima apertura hanno chiuso l’intenso pomeriggio di Antonio Chiefalo e dell’on. Domenico Furgiuele.