In 65 anni si e’ passati dall’imparare a leggere il libro gia’ scritto con le istruzioni della vita, poi a modificarne qualche frase e infine alla possibilita’ di scriverlo per intero per trasmettere le nuove istruzioni alle generazioni future: e’ la rivoluzione che si e’ compiuta in soli 65 anni, partita il 25 aprile 1953 con la pubblicazione della struttura a doppia elica del Dna e che ha avuto una delle sue tappe piu’ importanti il 14 aprile di 15 anni fa, con il completamento della mappa del genoma umano.
Dopo che James Watson e Francis Crick scoprirono la doppia elica del Dna nel febbraio 1953 e ne pubblicarono la scoperta due mesi piu’ tardi sulla rivista Nature, il mondo della medicina e della biologia e’ cambiato radicalmente. “Da allora abbiamo imparato a leggere il Dna ovunque, negli uomini, negli animali, nei batteri e nelle piante. Abbiamo cosi’ capito molto, anche sulla predisposizione alle malattie, il loro sviluppo e trovato nuovi farmaci”, sottolinea il genetista Giuseppe Novelli, rettore dell’Universita’ di Roma Tor Vergata.
A queste sono seguite altre tappe importanti, aggiunge Stefano Gustincich, direttore del Dipartimento di Neuroscienze e Tecnologie del Cervello dell’Istituto Italiano di Tecnologia (Iit), “come la scoperta dei meccanismi molecolari coinvolti e la codifica del codice genetico“. Ma quella piu’ importante, per Novelli, “e’ stata sicuramente la scoperta degli enzimi di restrizione, quegli strumenti molecolari che ci permettono di tagliare e cucire il Dna per fargli fare cio’ che vogliamo”.
La ricombinazione genetica nel 2015 ha “aperto la strada alla tecnica della Crispr, che ci permettera’ – ha aggiunto – sia di correggere il Dna in modo ultra preciso cancellando molte malattie genetiche, sia di riprogrammare le cellule e che ha aperto nuovi scenari per la medicina rigenerativa“.
Il 14 aprile del 2003, 50 anni dopo la scoperta del Dna, un altro traguardo importante e’ stato il completamento della mappa del genoma umano, annunciato a Washington da Robert Waterston e Francis Collins, responsabili del Programma genoma umano, che ha aperto la strada a molte altre iniziative destinate a trasformare la medicina, come il Progetto 1.000 genomi e l’Atlante dei geni del cancro.
Grazie al completamento della mappa del genoma con il Progetto Genoma Umano, i ricercatori hanno potuto conoscere tutte le parole contenute nel libro della vita, “e studiare piu’ nel dettaglio il cosiddetto Dna spazzatura, che e’ invece molto importante per l’evoluzione e le malattie”, aggiunge Gustincich.
Il punto di arrivo della strada aperta negli anni ’90 con il Progetto Genoma Umano puo’ essere considerato il progetto Human Genome Project-write (Hgp-w), che punta a ottenere il Dna umano sintetico. Le ricerche promosse da Craig Venter per anni hannp contribuito a costruire al computer un Dna che non esiste in natura, per trasferirlo in organismi molto elementari.
“Con la Crispr si e’ aperta una vera rivoluzione – conclude Novelli – Possiamo correggere i difetti genetici e in futuro arrivare a scrivere il Dna delle generazioni future. E anche con la vita sintetica si possono educare e allevare microrganismi a fargli fare quello di cui abbiamo bisogno, usandoli come farmaci o vaccini”.