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Alloggi Aterp, dichiarazione sindaco di Rovito Felice D’Alessandro

Redazione

La dolorosa vicenda rimbalzata su organi di stampa nazionali, della signora disabile residente a Rovito a cui l’Aterp aveva negato l’installazione dell’ascensore per mancanza di fondi, mi ha visto personalmente interessato come Sindaco non solo per quanto riguarda la posizione della signora Paola Capalbo, la quale vive una condizione di disagio inaccettabile, ma anche per quanto riguarda gli altri residenti nell’immobile in questione, costretti a vivere in situazioni precarie per la fatiscenza dell’immobile. A riguardo, abbiamo redatto insieme ad alcuni residenti una “Richiesta di interventi manutentivi sull’immobile” che io stesso ho chiesto di far trasmettere presso il mio Ufficio, al fine di dimostrare la mia vicinanza e farmi investire direttamente di una problematica che, diversamente, sarebbe rimasta di competenza esclusiva dell’ATERP. Questa richiesta, corredata da adeguata documentazione fotografica, veniva protocollata nei giorni scorsi presso il Comune di Rovito e veniva trasmessa agli Enti competenti dall’U.T.C.
Il primo giorno utile, ordinavo ai Vigili urbani del Comune di Rovito di effettuare un sopralluogo al fine di dare riscontro ai fatti e attribuire carattere di ufficialità a quanto segnalato dai residenti. Tutto ciò per essere istituzionalmente coinvolto nella vicenda e non rinviare semplicemente i cittadini nei mille rivoli di una burocrazia avvitata su se stessa e spesso inadeguata a dare le opportune risposte.
Tempestivamente, il vigile del Comune di Rovito si recava presso l’immobile e constatava quando segnalato dei residenti. A questo punto, ritenevo opportuno e urgente rivolgermi agli organi competenti per sollecitare gli interventi del caso non escludendo, se le condizioni dovessero richiederlo, di interessare della vicenda le più alte autorità di ogni ordine e grado. Questa è stata l’attività amministrativa portata avanti dal sottoscritto in merito alla vicenda in esame.

Resto del tutto basito ed indignato, invece, per quel che riguarda la storia della pattuglia dei Vigili del Comune di Cosenza che si sarebbe recata presso l’abitazione della sig.ra Paola Capalbio ubicata nel Comune di Rovito senza alcuna preventiva comunicazione. In questa vicenda, sono almeno due le problematiche che si pongono: la prima è una questione di legittimità amministrativa visto che la Polizia municipale – salvo rarissimi e specifici casi – non può operare al di fuori dei confini comunali; la seconda un problema di rispetto delle istituzioni visto e considerato che non si è ritenuto di avvisare chi di quel territorio rappresenta legittimamente l’istituzione municipale e quotidianamente si fa carico delle problematiche dei cittadini cercando di dare risposte serie e compatibili con la situazione di crisi diffusa delle Pubbliche amministrazioni. Per tutte queste ragioni, chiederò al Comando della Polizia municipale del Comune di Cosenza le opportune spiegazioni in merito ad una vicenda incresciosa della quale continuerò ad occuparmi fintantoché non sarà chiarita fino in fondo nel merito e nel metodo.

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