Occhi puntati sulla Luna crescente: in questi giorni al crepuscolo è possibile ammirare il suggestivo fenomeno della “luce cinerea“, descritto e spiegato per la prima volta da Leonardo Da vinci. Si tratta della luce solare riflessa dalla Terra che rende visibile, accanto alla falce luminosa, anche la parte al buio del disco lunare colorandola debolmente di grigio-azzurro.
“È un fenomeno molto apprezzato dagli appassionati di fotografia”, commenta per l’ANSA Paolo Volpini, dell’Unione Astrofili Italiani (Uai), “ma anche un ottimo soggetto per fare pratica da chi è ancora inesperto: infatti per mettere in evidenza la ‘luce cinerea’ bisogna lasciare aperto l’obiettivo della macchina fotografica per un tempo di esposizione più lungo”. Inoltre in questi giorni i fotografi potranno catturare anche un bellissimo “effetto coreografico”, come aggiunge Volpini: la Luna ha appena sorpassato Venere e si avvicina al punto di incontro con la stella Aldebaran, una gigante arancione nella costellazione del Toro.
La cosiddetta “luce cinerea” ha trovato diversi appellativi nelle varie culture, ad esempio per gli inglesi è “la vecchia Luna tra le braccia della Luna Nuova”, ed è stata variamente interpretata dagli antichi. Leonardo Da Vinci è stato il primo, intorno al 1500, a intuire che si tratta della luce del Sole riflessa dalla Terra, in particolare dalle nuvole: in pratica non è altro che il “chiaro di Terra” sulla Luna, l’esatto contrario del chiaro di Luna sulla Terra.