“Le nostre radici sono in Italia ed é proprio qui che vediamo il potenziale per investire di più. L’Italia é il nostro primo Paese a livello di investimenti: 7 miliardi di euro nei prossimi 4 anni, di cui 1 miliardo di euro destinato alle attività green, incluse le spese per la ricerca e sviluppo al servizio del processo di decarbonizzazione”. Lo ha detto l’a.d di Eni Claudio Descalzi nel corso dell’investor Day a Milano.
Per contribuire alla mobilità sostenibile, oltre alla tecnologia Ecofining per la produzione del green diesel, l’Eni sta “lavorando allo sviluppo di processi per la conversione del gas naturale in metanolo” ha spiegato Descalzi precisando che si tratta di un progetto legato al memorandum firmato alla fine del 2017 con Fca e volto allo sviluppo di una serie di progetti di ricerca e applicazioni tecnologiche per la riduzione delle emissioni di CO2 nei trasporti su strada. Tra gli ambiti della collaborazione vi é proprio l’utilizzo del metanolo tra le nuove tecnologie per l’utilizzo del gas nei trasporti, che consente di ridurre significativamente le emissioni. A questo scopo, Eni ha giá sviluppato una nuova benzina composta per il 20% da carburanti alternativi (15% di metanolo e 5% bioetanolo).
“In ambito green c’é l’impegno della compagnia per la realizzazione di prodotti bio nell’ambito del downstream” ha detto Descazi ricordando che Eni é stata la prima compagnia a convertire una “raffineria tradizionale in bioraffineria, a Venezia, e completerà entro fine anno la conversione della raffineria di Gela; i due impianti, insieme, produrranno un milione di tonnellate l’anno di green diesel entro il 2021, facendo di Eni uno dei principali produttori d’Europa”. La società, infine, ha lanciato una serie di progetti legati alla chimica verde come prodotti intermedi da olio vegetale e piantagioni sperimentali di Guayule per produrre gomma naturale.