Si è chiusa ieri in tarda serata, con l’arrivo record di oltre 320mila contributi da parte di cittadini e organizzazioni della società civile di tutti i 28 paesi membri dell’Ue, la consultazione pubblica per il futuro della politica agricola comune iniziata il 2 febbraio su iniziativa della Commissione europea. Secondo le stime preliminari, quasi la metà dei contributi sono arrivati dalla Germania (147mila, 46% del totale), seguita da Francia (40mila contributi, 13%) e Italia (38mila, 12%). Numeri di una partecipazione “significativa”, si legge in una nota dell’esecutivo Ue, che “contribuisce a fornire alla Commissione un’idea dell’interesse pubblico che circonda questo tema”. I servizi della Commissione cominceranno un’analisi completa delle risposte e “i risultati saranno presentati in una grande conferenza in programma a Bruxelles il 7 luglio”.
La Politica agricola europea “deve essere cambiata in modo radicale”. E’ questo il messaggio di 260mila cittadini e oltre 600 organizzazioni della società civile e imprese che hanno partecipato alla consultazione pubblica, indetta dalla Commissione europea, sulla politica agricola, che si è conclusa ieri. La grande mobilitazione è stata lanciata da Wwf Europa, BirdLife Europa e European Environmental Bureau e ha coinvolto in Italia altre nove associazioni che hanno raccolto 33mila firme.