Il bilancio di previsione approvato dal Consiglio Comunale lo scorso 21 febbraio è legittimo. Sono altri i temi che presentano profili di gravi illegittimità. Da parte del consigliere comunale Alessandro De Rango, ma anche da parte di un altro consigliere in cerca di improbabili collocazioni arrivano lezioni sul bilancio, ma questa è la fotografia reale del bilancio approvato dalla maggioranza. Nel documento sono contenuti i provvedimenti già adottati lo scorso anno che devono vedere solo la loro materiale esecuzione e per i quali era indispensabile l’approvazione, entro la fine del mese, del bilancio e del documento di programmazione triennale. Ci riferiamo in particolare alla stabilizzazione oraria del personale comunale, con il definitivo superamento del part-time. Oltre a questo ,non meno importanti, sono i provvedimenti che hanno riguardato la manovra tributaria dell’ente: la conferma delle agevolazioni tributarie, la conferma della possibilità di dilazionare fino a 72/120 mesi i carichi tributari pendenti di cittadini ed imprese, la riduzione della TARI ad alcune categorie economiche penalizzate lo scorso anno dal nuovo meccanismo di calcolo della tassa. A ciò si aggiunge un importante aggiornamento del piano di valorizzazione degli immobili comunali che oggi rappresenta uno strumento quanto mai indispensabile per assicurare quelle risorse finanziarie da destinare ai debiti pregressi e a un programma di manutenzione straordinaria, divenuto ormai improcrastinabile, e diventato difficile da assicurare, nei precedenti bilanci, a causa del fardello debitorio che ci siamo portati sulle spalle e che, purtroppo, continuerà a gravare anche per i prossimi anni sulle finanze comunali.
Per tutti questi motivi riteniamo che fare affidamento a inutili cavilli sia ,non solo controproducente per la città, ma anche inutile atteso che non pensiamo sia questo il metodo che porta alla risoluzione degli annosi problemi che la Città di Rende sta vivendo e che tra mille difficoltà, anche finanziarie e amministrative, stiamo cercando di risolvere. Ciò a maggior ragione visto che riteniamo di aver rispettato i termini e le procedure di legge di formazione e presentazione del bilancio (la modifica normativa è intervenuta di recente con il DL 113 del 2016). I Consiglieri, infatti, hanno avuto a disposizione la documentazione per un tempo ragionevole (peraltro non individuato perentoriamente dal regolamento di contabilità) e completa di tutti gli allegati prescritti dalla norma (documento unico di programmazione, schema di bilancio, piano delle valorizzazioni immobiliari, aliquote e tariffe dei tributi, piano finanziario TARI, regolamento IUC, ecc..) in modo da poter esercitare pienamente il loro mandato consiliare. Tant’è che fino allo scorso 21 febbraio nessuna proposta di emendamento ai citati documenti è pervenuta agli uffici e/o all’amministrazione comunale.
Vogliamo, poi, tranquillizzare chi ha letto rilievi, inesistenti, nel parere dell’organo di revisione contabile. La raccomandazione formulata (non un rilievo) fa riferimento agli arretrati per i rinnovi contrattuali del triennio 2016-2018 e non all’incremento orario dei 94 dipendenti previsto nel prossimo triennio..
Il vero risultato è la programmazione delle opere pubbliche e degli investimenti, il miglioramento dell’organizzazione comunale, la manovra tributaria, la dismissione del patrimonio disponibile, il superamento del precariato dei dipendenti comunali, il programma delle manutenzioni straordinarie, il rilancio della società in house, gli obiettivi di controllo della sicurezza stradale e il recupero dell’evasione tributaria per far pagare a tutti i cittadini e alle imprese tasse più eque.
Il problema è che chi parla dall’opposizione è privo di argomenti e contenuti. Qualche tema che dovrà essere oggetto di dibattito pubblico con i cittadini sarà offerto da noi. Questi ad esempio sono alcuni temi da trattare: la mancata accettazione della donazione dell’immobile su cui è sorta la scuola elementare ex Stancati ,oggi dichiarata inagibile, e le conseguenze economiche che graveranno su tutti i cittadini rendesi; le gravi irregolarità che presenta Piazza della Libertà dove incerti sono i danni e la riferibilità degli stessi; la mancata registrazione degli espropri di alcuni terreni che risultano, dopo il pagamento da parte dell’ente, essere stati venduti ad altri soggetti; la sottrazione delle pompe che hanno causato gravi danni al palazzo del Municipio; il progetto del parco acquatico e i piani di fattibilità ed economici sui quali vi sono anche i verbali “molto illuminanti” del consiglio comunale di quel tempo. L’elenco è lungo e i dibattiti saranno molti e vedranno impegnati i consiglieri che nel corso di questi anni si sono occupati della cosa pubblica e che oggi ritengono di dover intervenire mai nell’interesse della città, ma a tutela di una politica che è già stata mandata a casa.