“Trovare il prima possibile un accordo” per formare il nuovo governo “che rispetti la volontà popolare”.Questo l’auspicio espresso dal presidente del Parlamento Ue Antonio Tajani, il quale ha anche sottolineato l’esigenza di avere un nuovo esecutivo “entro giugno”, quando si terrà il prossimo vertice europeo che avrà sul tavolo temi cruciali per l’Italia come l’immigrazione e il futuro dell’Eurozona. Tajani ha anche riferito che, in occasione dell’incontro avuto con i presidenti dei Parlamenti nazionali, Wolfgang Schaeuble, ora presidente del Bundestag e già ministro delle Finanze, gli ha espresso la necessità di “avere un’Italia più forte”, poichè questo rappresenta un elemento importante per avere un’Europa più equilibrata.
L’Ue sta per entrare nel vivo del dibattito sul prossimo bilancio pluriennale “ma nel nostro Paese non se ne parla a sufficienza” e c’è bisogno di un nuovo governo al più presto perché “devono essere i ministri a combattere le battaglie e a sostenere posizioni politiche credibili”, ha quindi detto il presidente dell’Europarlamento, Antonio Tajani, intervenendo a una conferenza sul futuro dell’Ue organizzata da Deloitte Italia in collaborazione con il Gii, il gruppo d’iniziativa italiana. All’incontro hanno partecipato anche il vicepresidente del Pe David Sassoli, l’ambasciatore Maurizio Massari e l’ex ministro per gli affari europei Enzo Moavero Milanesi.
Tajani ha sottolineato l’importanza del prossimo bilancio, quello post-Brexit, sul quale la Commissione Ue presenterà la sua proposta il 2 maggio prossimo. “Non possiamo più permetterci errori”, ha avvertito Tajani, spiegando quanto sia urgente dare risposte concrete ai bisogni dei cittadini europei restituendo loro fiducia nel futuro dell’integrazione europea. “L’Europa deve dimostrare di saper proteggere i suoi cittadini” agendo per affrontare e vincere le grandi sfide di oggi: immigrazione, sicurezza, difesa, crescita e occupazione. “Altrimenti siamo destinati alla sconfitta”, ha poi aggiunto, ricordando che ormai solo un anno ci separa dalle elezioni europee del maggio 2019.