“Per anni al Mediterraneo è stata attribuita la responsabilità e la colpa di uccidere esseri umani in fuga e in cerca di una salvezza. Ma non è il mare a ucciderli, non lo è mai stato. Piuttosto sono alcune politiche adottate negli anni, l’innalzamento di muri e la spregiudicatezza dei trafficanti di uomini. Il mare, per sua stessa natura, ha solo celato quella colpa, rendendosi inconsapevolmente complice di una delle più grandi tragedie umane”. Lo scrive Francesco Rocca, presidente della Croce Rossa Italiana (Cri) nella prefazione alla graphic novel ‘Mediterraneo’, disegnata da Luca Ferrara e scritta da Sergio Nazzaro. L’opera uscirà giovedì 26 aprile, realizzata da Round Robin Editrice con il sostegno della Cri.
“Il Mediterraneo se n’è andato, e ci ha lasciato la vergogna.
D’improvviso, senza alcuna spiegazione plausibile, diventa tutto chiaro, visibile: il mare è scomparso, il Mediterraneo è diventato una distesa di sabbia e cadaveri – affermano gli autori -. Amalia è una bambina del mondo mediterraneo, un massacro le ha portato via tutta la famiglia. C’è solo il suo amico Giufà che può riconsegnarle una parvenza di vita. Amalia intraprende il suo viaggio nel deserto del Mediterraneo, spiagge che si sono tramutate in scogliere altissime da discendere, fondali aridi che non conoscono fine, isole che spuntano come speroni di roccia altissimi. Amalia è determinata, e il suo viaggio diventa viaggio di formazione, di conoscenza, di fantasmi che narrano di un mare che non c’è più. La meta è sempre quella, l’Italia, la terra sicura, ormai cima di una montagna tra le cime corrose dal sole”.