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Mafia, appello cronisti minacciati, in campo anche l’ANSA per una ‘scorta mediatica’

Redazione

Anche l’ANSA scende in campo per fare da ‘scorta mediatica’ ai cronisti minacciati, raccontandone ogni giorno, durante la settimana tra il 25 aprile e il 1 maggio, le storie, le inchieste, l’impegno professionale, con ampio spazio sul sito www.ansa.it. L’agenzia aderisce così all’appello lanciato nei giorni scorsi da don Luigi Ciotti e da un gruppo di colleghi sotto tiro, tra i quali Federica Angeli, Michele Albanese, Lirio Abbate, Paolo Borrometi, Sandro Ruotolo, per chiedere ai direttori di tutte le testate italiane di riprendere le inchieste dei colleghi sotto tiro, di illuminare i luoghi della mafia e del malaffare e di promuovere, tra il 25 aprile e il 1 maggio, una campagna straordinaria per rimettere al centro dell’agenda politica e mediatica il tema del contrasto alle mafie e alla corruzione.
Si moltiplicano in questi giorni le firme in calce all’appello. Tra le ultime, quelle dei direttori di Huffpost Italia Lucia Annunziata, di Repubblica Mario Calabresi e dell’Agi Riccardo Luna. All’appello, tra gli altri, hanno immediatamente aderito la Federazione della Stampa, l’Ordine dei Giornalisti, l’Usigrai, Articolo 21, Libera Informazione, Ossigeno, No Bavaglio e decine e decine di giornaliste e giornalisti, tra i quali i direttori dell’ANSA Luigi Contu, della TgR Vincenzo Morgante, di RaiNews 24 Antonio Di Bella, del quotidiano Alto Adige Alberto Faustini, della Nuova Sardegna Antonio Di Rosa. E ancora la presidente della Rai Monica Maggioni, il direttore generale Mario Orfeo, il direttore news di Tv2000 Lucio Brunelli, i direttori di Avvenire Marco Tarquinio, della Gazzetta del Mezzogiorno Giuseppe De Tomaso, di Radio Radicale Alessio Falconio, la direttrice di Rai Storia Silvia Calandrelli e il direttore della rivista San Francesco, padre Enzo Fortunato.
La raccolta delle adesioni prosegue sui siti della Federazione Nazionale della Stampa, dell’Ordine dei Giornalisti, dell’Usigrai e di Articolo 21.

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