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Furto aggravato all’ex Istituto tecnico femminile di Rossano. Arrestati in quasi flagranza di reato: assolti

Redazione

Il Tribunale di Castrovillari, in totale accoglimento delle richieste avanzate dall’avvocato Francesco Nicoletti, ha assolto Francesco Saverio Scigliano, pluripregiudicato rossanese, e L.A., sessantaduenne rossanese, accusati di furto aggravato, in concorso con un altro soggetto, nei locali dell’ex Istituto Tecnico Femminile di Rossano, di proprietà dell’Ente Provincia.

I FATTI Era stata una telefonata anonima ai Carabinieri di Rossano, nel maggio 2013, a segnalare la presenza di alcune persone all’interno dell’Istituto Tecnico Aziendale Femminile dal quale provenivano forti rumori. Mentre una pattuglia si accingeva a raggiungere l’edificio, la Centrale operativa riceveva una seconda telefonata anonima con cui si comunicava che i malfattori stavano fuggendo trasportando del materiale a bordo di un’autovettura della quale si fornivano modello e numero di targa. La vettura veniva intercettata e fermata poco dopo dai carabinieri dell’Aliquota Radiomobile di Rossano lungo la SP 250, ex SS 177. A bordo dell’auto venivano identificati gli imputati e, all’esito di una accurata perquisizione personale e veicolare, i militari rinvenivano il materiale risultato essere la refurtiva nonché un attrezzo atto allo scasso. In quella circostanza veniva anche effettuato un sopralluogo all’interno dell’Istituto Tecnico Femminile Aziendale dove si rilevava la rottura della catena del lucchetto all’ingresso e l’ammanco del materiale. Da qui l’arresto dei due, poi convalidato dal Giudice del processo per direttissima che applicava a L.A. la misura cautelare degli arresti domiciliari e allo Scigliano l’obbligo di presentazione alla P.G.

IL PROCESSO All’esito dell’istruttoria dibattimentale il Pubblico Ministero ha formulato richiesta di condanna degli imputati alla pena di anni 1 e mesi 4 di reclusione nel mentre l’avvocato difensore Francesco Nicoletti, all’esito di una lunga ed articolata discussione, ha concluso chiedendo l’assoluzione per i propri assistiti. Richiesta, quest’ultima, che il Tribunale di Castrovillari ha accolto in toto emettendo una sentenza assolutoria per entrambi.

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