Badolato è un borgo medievale del 1080 che conserva ancora oggi lo splendore e il fascino d’un tempo, una magia che ogni anno migliaia di visitatori provenienti da tutto il mondo decidono di vivere in prima persona. Arroccato come un antico presepio, Badolato si mostra in tutta la sua bellezza e semplicità, con una distesa di case incastonate costellate da chiese e palazzi storici assolutamente da ammirare.
Il suo nome deriva da Badulato, Vadolato o Vadulato e trae le proprie origini da Roberto il Guiscardo che nel 1080 fece erigere un castello fortificato; baronia di Filippo di Badolato e successivamente spodestato da Conte Ruffo di Catanzaro. In seguito il borgo divenne Baronia e feudo dei Toraldo, dei Ravaschieri, dei Pinelli, dei Pignatelli di Belmonte, che lo cedettero in suffeudo ai Gallelli, i quali ressero il potere fino alla fine della feudalità.
Nel corso del tempo, Badolato fu gravemente danneggiato dai terremoti, nonché colpito anche in epoca più recente da una disastrosa alluvione (1951). Ciò, non ha impedito al borgo di conservare i suoi tesori. Oltre ai tanti altri beni archeologici, infatti, Badolato è ricco di Chiese storiche, se ne contano 12, che conservano evidenti segni artistici:
– Chiesa dell’Immacolata
– Chiesa del Convento di San Domenico
– Chiesa di Santa Caterina d’Alessandria
– Chiesa dell’Annunziata
– Chiesa della Provvidenza
– Chiesa Ss.mo Salvatore
– Chiesa del Carmine
– Chiesa di Santa Maria in Crignetto
– Chiesa di San Nicola Vescovo
– Chiesa di San Rocco
– Chiesa di Santa Maria degli Angeli
– Chiesa di Santa Maria della Sanità
Una bellezza che non passa inosservata, come non lo è passata per le diverse persone provenienti da più parti del mondo, che una volta giunti a Badolato hanno deciso addirittura di viverci.
Per questi motivi, supportato dalla costate presenza di migliaia di visitatori, in special modo durante le tradizioni natalizie e pasquali, oltre a quello estivo, ho deciso di lanciare il borgo di Badolato come candidatura alla lista del patrimonio mondiale dell’unesco, dopo aver sentito il partito di Forza Italia di Badolato e il primo cittadino del paese.
So che l’iter è molto lungo e complicato, ma è bene iniziarlo sin da subito. Infatti, la prima fase della candidatura prevede l’iscrizione in una lista nazionale con la quale lo stato segnala al centro del patrimonio mondiale i beni per i quali intende chiedere l’iscrizione, successivamente un comitato esamina le candidature con il supporto di tre organismi avviando un istruttoria tecnica che prevede varie fasi composte da sopralluoghi sul posto e colloqui approfonditi con i proponenti.
Per elaborare e portare a termine la candidatura, è mia attenzione avviare un gruppo di lavoro formato da storici del luogo, partiti politici, l’associazione La Radice che ha un ricco bagaglio storico-culturale, la curia, il mondo universitario,l’amministrazione comunale,e chiunque voglia dare un fattivo contributo, che argomentino e contestualizzino i criteri definiti dalle direttive dell’Unesco. Di questo chiederò ausilio ai parlamentari di Forza Italia, che sicuramente sposeranno questa candidatura e si faranno garanti nei rapporti con le Istituzioni centrali affinché la procedura possa andare a buon fine.