Venticinque anni fa la strage di Capaci: Cosa nostra uccise in un attentato il magistrato antimafia Falcone, la moglie e tre agenti di scorta. Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e Pietro Grasso oggi alle cerimonie in ricordo a Palermo.
Polemizza il presidente della Corte d’Assise che celebrò il maxi-processo. “Sono assai dispiaciuto – dice Alfonso Giordano – di non aver potuto partecipare, nella mia città, alle corali manifestazioni per la ricorrenza dell’anniversario della morte di Giovanni Falcone, collega che ho sempre stimato ed apprezzato. E ciò unicamente per non essere stato invitato da parte di chi rappresenta la Fondazione Falcone”.
“Eppure il ricordo di quei giorni lontani di Palermo, così drammatici, così cupi e così segnati da tanta violenza e tanto dolore, permane pienamente vivido, in Italia e nel mondo. E provoca, tuttora, orrore e coinvolgimento, non soltanto in chi li subì personalmente o in chi li visse da vicino”, ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella nell’aula bunker a Palermo dove si celebra il 25simo anniversario della strage di Capaci. “Il Maxiprocesso – ha detto ancora Mattarella – condotto magistralmente, sulla base delle intuizioni e del lavoro di Giovanni Falcone, ha costituito una svolta radicale nella guerra dello Stato contro Cosa Nostra”.
Partita ieri da Civitavecchia, è arrivata al porto di Palermo la Nave della legalità, con a bordo un migliaio di studenti, provenienti da tutt’Italia, che si stanno dirigendo verso l’aula bunker del carcere dell’Ucciardone Insieme ai ragazzi, sulla nave hanno viaggiato Grasso, la ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli, il procuratore antimafia Franco Roberti, il vicepresidente del Csm Giovanni Legnini, il professor Nando Dalla Chiesa.
Nel pomeriggio partiranno due cortei che confluiranno all’Albero Falcone: il primo alle 15.45 da via D’Amelio, l’altro dall’Ucciardone alle 16.30.
Alle 17,58, ora della strage, verrà osservato un minuto di silenzio. Alle 19,a San Domenico, dove è sepolto Falcone, verrà celebrata una messa.
“Con la decisione simbolica, fortissima, di rendere accessibili a tutti i cittadini gli atti del Csm relativi a Giovanni Falcone diciamo che il Consiglio si è riconciliato con la memoria del magistrato”, ha detto Legnini, vice presidente del Csm a margine della cerimonia organizzata all’Ucciardone nel giorno del 25/o anniversario della strage di Capaci. “In questo modo – ha aggiunto – si può avere contezza delle idee di Falcone delle sue proposte e della cultura della giurisdizione che aveva”.
“La scelta della vigilia dell’anniversario della strage di Capaci per l’eliminazione di un boss se non è voluta è comunque una profanazione della memoria”. Lo ha detto la presidente della commissione antimafia Rosy Bindi a Palermo per ricordare Giovanni Falcone nel 25/o anniversario della strage di Capaci. “Dobbiamo capire – ha aggiunto – che la mafia non è più quella di 25 anni fa, che è stata sconfitta, ma esiste ancora e va combattuta. Dobbiamo ‘precederla’ come ci ha insegnato Falcone”.