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A 40 anni da Louise Brown nati in provetta 8 milioni di bambini

Redazione

A 40 anni dalla nascita della prima bambina in provetta, l’inglese Louise Brown, sono oltre otto milioni i bimbi nati da fecondazione medicalmente assistita nel mondo. E’ questo il dato aggiornato presentato in occasione del 34/mo congresso della Società europea di riproduzione umana ed embriologia (Eshre) in corso a Barcellona. La stima, commentano gli specialisti, “evidenzia un forte aumento nell’uso della tecnica dell’IVF, ovvero la fecondazione in vitro, per il trattamento dell’infertilità”.

Secondo le stime Eshre, oltre mezzo milione di bimbi nascono ogni anno dalle tecniche di procreazione medicalmente assistita (pma) Ivf (In vitro fertilisation) e Icsi (l’iniezione diretta di un singolo spermatozoo all’interno del citoplasma dell’ovocita), come risultato di più di 2 milioni di cicli di trattamenti pma effettuati. In Europa, è la Spagna il Paese più attivo sul fronte della pma: nel 2015 sono stati 119.875 i cicli di trattamenti effettuati; seguono Russia (110.723 cicli), Germania (96.512 cicli) e Francia (93.918 cicli). I cicli monitorati dall’Eshre includono trattamenti con Ivf, Icsi e donazione di ovociti.

Sempre nel 2015, secondo i dati presentati al Congresso Eshre, sono stati circa 800mila nel mondo i cicli di trattamenti di pma effettuati e 157.449 sono i bambini nati da fecondazione assistita. Rispetto ad altri Paesi Ue, rileva il presidente del Consorzio europeo Eshre per il monitoraggio dell’Ivf, Christian de Geyter, in Italia la disponibilità di trattamenti di fecondazione assistita è “considerevolmente minore”.

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