«Rabbrividisco di fronte a tanta demagogia che continua negli annunci del Governo e che all’atto pratico crea, al contrario degli annunci, concreto irrigidimento del mercato del lavoro e mira a punire gli imprenditori».
Ha iniziato così il suo intervento al Senato il senatore Marco Siclari chiedendo di prestare attenzione alle esigenze delle piccole e medie imprese che rappresentano il tessuto produttivo dell’economia del paese.
«Critiche dure e preoccupate sono arrivate da Confindustria “è fantascienza, un ritorno al passato”, Confesercenti “profonda insoddisfazione, per le imprese stangata da oltre 100 milioni” e Confcommercio “introduce inutile e dannosa rigidità, grave passo indietro”.
Mi domando: ma in quale Paese delle fiabe vivete? Le nostre aziende ed i nostri lavoratori si ritrovano con un nulla di fatto rispetto ai vostri annunci pre-elettorali anzi, prendete come bersaglio da punire, le nostre piccole e medie imprese e proprio chi cerca un lavoro a tempo indeterminato. Signori, gli imprenditori vogliono crescere, è nella loro indole, nella loro cultura per cui hanno il desiderio di assumere i loro validi collaboratori a tempo indeterminato».
Duro l’attacco alle scelte portate aventi dal Governo che rischiano di danneggiare seriamente aziende e lavoratori.
«Avete attuato una politica contrario a quella attesa.- – ha dichiarato Siclari in aula – Gli imprenditori hanno bisogno di incentivi per essere incoraggiati ad assumere, e non leggi che tendono a punire l’imprenditore nel proprio rapporto con il lavoratore. Mettetevi dei panni de lavoratore e dell’imprenditore. Questo vostro provvedimento scoraggia la continuità del rapporto lavorativo. Siete partiti al contrario, dalle punizioni agli imprenditori e non dagli incentivi. Noi, di Forza Italia, ne rispetto della nostra storia e del programma elettorale votato dagli italiani, vogliamo incentivare le aziende ad assumere a tempo indeterminato fino al sesto anno di lavoro attraverso sgravi fiscali ed evitare il lavoro nero soprattutto in quelle aziende che svolgono lavoro importante stagionale, attraverso la reintroduzione del Voucher. Nel vostro primo decreto legge “decreto dignità” mortificate proprio la dignità degli imprenditori e le speranze dei lavoratori di avere un contratto a tempo indeterminato».
Siclari ha concluso citando la Costituzione e appellandosi ai leader della maggioranza:«On.le Salvini dove è la Lega?? Gli imprenditori del nord sono terrorizzati da questo approccio verso l’impresa ed i laboratori. On.le Di Maio è nella strada giusta per quanto riguarda il reddito di dignità perché a breve molto degli attuali lavoratori, a causa del dl dignità, saranno costretti a farne domanda – ha concluso Siclari – La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto».